Napolitano: «L'Autonomia della Sicilia strumento di sviluppo»
«Purtroppo l'occupazione è ancora un problema gravemente aperto». La Loggia: «Siciliani si indignino per migliore autonomia»
PALERMO - «Questa è una delle manifestazioni che fanno parte delle celebrazioni per il 150/mo dell'unità d'Italia. Si è concentrata sull'autonomia siciliana: non possiamo dimenticare, come è stato ben detto stamani, che l'autonomia è stata concepita come strumento per garantire lo sviluppo della Sicilia dell'economia e dell'occupazione». Così Giorgio Napolitano al termine delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe La Loggia, padre dell'autonomia siciliana, svoltesi nella sala d'Ercole di palazzo dei Normanni a Palermo. Quello dell'occupazione, ha aggiunto il Capo dello Stato parlando ai giornalisti davanti alla sede dell'Ars, «purtroppo è un problema ancora gravemente aperto».
Davanti a palazzo dei Normanni una piccola rappresentanza di precari della scuola, si è radunata per salutare il presidente della Repubblica, con lo striscione: «Licenziati di massa, precari A.T.A. Scuola».
La Loggia: «Siciliani si indignino per migliore autonomia» - «I siciliani dovrebbero indignarsi perchè l'autonomia regionale siciliana sia utilizzata al meglio». Lo ha detto Enrico La Loggia, parlando con i giornalisti all'Assemblea Regionale Siciliana in attesa che arrivi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Come primo impegno a Palermo, il capo dello Stato parteciperà alla cerimonia per il centenario della nascita di Giuseppe La Loggia, presidente della regione Sicilia dal '56 al '58, padre del deputato del Pdl.
La cerimonia si terrà a Palazzo dei Normanni in mattinata, subito dopo l'incontro di Napolitano con il presidente dell'Ars Francesco Cascio.
«E' stato uno degli artefici dell'autonomia - dice La Loggia parlando del padre - sostenitore di uno statuto speciale per i siciliani. Le sue idee erano considerate avveniristiche e invece l'autonomia è uno strumento utile che potrebbe essere usato meglio non è uno scudo per i privilegi».
Per Napolitano lettera degli studenti contro i tagli alla scuola e la disoccupazione - In occasione della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'Università di Palermo gli studenti dell'UdU -Unione degli Universitari - e di RUM-Rete universitaria Mediterranea- gli consegneranno una lettera nella quale denunciano «lo stato di abbandono e di precarietà dei giovani italiani, in particolare di quelli del Sud e della Sicilia» e chiedono «aiuto alla massima carica dello Stato» contro «i tagli a scuole e università, la disoccupazione dilagante, e la miopia del governo che pensa solo a tagliare e non ad investire sui giovani, rendendo il futuro di un'intera generazione sempre più precario».
«Le lotte portate avanti in tutti questi anni anche se giuste e appoggiate dalla maggior parte dei cittadini sono rimaste inascoltate da questo governo che vuole far pagare la crisi ai più deboli. Ci appelliamo dunque al Presidente Napolitano - è scritto nella lettera- per chiedere un impegno da parte delle istituzioni a investire sul nostro futuro.«