28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Tragedia in Montagna

Dolomiti, morti sul Pelmo i due soccorritori investiti dalla frana

Stavano soccorrendo due alpinisti feriti. Difficile recupero salme. Il cordoglio del Presidente Napolitano, della Protezione Civile e del governatore Zaia

BELLUNO - Sono stati ritrovati senza vita i corpi dei due volontari del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi, Alberto Bonafede, 43 anni, e Aldo Giustina, 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore, precipitati all'alba dal monte Pelmo, investiti da una frana di sassi.
I due tecnici, che si stavano calando a circa 2.900 metri di altitudine, per raggiungere due alpinisti rimasti feriti sulla via Simon-Rossi, sono stati centrati dalla scarica, che ne ha tranciato le corde e li ha fatti precipitare per 700 metri. Al momento la caduta di altro materiale dalla parete ostacola l'avvicinamento alle salme.
I due scalatori tedeschi sono stati recuperati dall'elicottero e saranno trasportati in ospedale. Il Soccorso alpino si stringe alle famiglie dei suoi volontari.
L'area, un ghiaione circa 700 metri più a valle rispetto al luogo dell'incidente, è ancora inavvicinabile poichè la frana di massi che è costata la vita ai due soccorritori non si è ancora interrotta. Dal soccorso alpino locale hanno fatto sapere che i due corpi verranno recuperati quando ci saranno le condizioni di sicurezza per operare. Fino a quel momento, si stanno organizzando delle squadre per tenere lontano le persone e controllare come si sviluppa la caduta di materiale.
Sembrano invece più delineata la dinamica del tragico incidente: a perdere la vita nel tentativo di salvare due alpinisti tedeschi rimasti bloccati a circa 2.900 metri d'altitudine, sono stati Alberto Bonafede, di 43 anni, e Aldo Giustina, di 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore. Nel corso delle operazioni di soccorso, poi portate a termine dai colleghi con l'ausilio di un elicottero, la frana di massi che aveva intrappolato i due turisti ha spezzato le corde dei soccorritori, precipitati nel vuoto per 700 metri.

A portare il cordoglio dell'intera Regione è stato il Governatore Luca Zaia: «Altri due angeli della montagna hanno dato la vita nel tentativo di salvarla a persone in difficoltà. Li onoriamo con il dolore, il ricordo, la riconoscenza. Alle famiglie di Alberto e Aldo vanno il profondo cordoglio ed i sentimenti di umana vicinanza di tutti i veneti e miei personali». Parlando della tragedia sulle Dolomiti di questa mattina, Zaia ha aggiunto: «I loro nomi si sommano a quelli di tanti altri uomini della montagna che hanno immolato le loro vite per portare aiuto, con spirito di servizio e coraggio, a chi ne aveva bisogno. Due volontari che per tanto tempo hanno donato il loro impegno e la loro fatica, sino ad arrivare all'estremo sacrificio di oggi, alto esempio dello spirito che anima tutto lo straordinario mondo del volontariato veneto».
«In questo momento non ci sono parole per ricordarli e onorarli - ha concluso Zaia - c'è però in tutti noi la certezza che il loro sacrificio non verrà dimenticato, come non saranno dimenticate le loro famiglie».

Napolitano scrive al presidente della provincia di Belluno - «Ho appreso la triste notizia del tragico evento in cui, nella mattinata odierna, sul Monte Pelmo, hanno perso la vita, travolti da una frana mentre tentavano di trarre in salvo due alpinisti feriti, i volontari del soccorso alpino Alberto Bonafede e Aldo Giustina. In questa dolorosa circostanza nell'esprimere a lei, signor Presidente, la mia solidarietà ed affettuosa vicinanza, la prego di rappresentare ai familiari delle vittime la mia commossa partecipazione al loro cordoglio e, anche in questa occasione, la mia profonda ammirazione per l'impegno dei volontari del soccorso alpino». E' il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin.

Il cordoglio della Protezione civile - Il Dipartimento della Protezione Civile esprime cordoglio per la scomparsa di Alberto Buonafede e Aldo Giustina, i due volontari del soccorso alpino Dolomiti Bellunesi travolti stamane da una frana mentre compivano tutti gli sforzi possibili per portare assistenza a due alpinisti feriti sul Monte Pelmo.
«Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari dei due soccorritori - si legge nella nota - ed esprimendo a tutto il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico la vicinanza del sistema nazionale di protezione civile, il Capo Dipartimento Franco Gabrielli rinnova la stima e l'ammirazione per tutti coloro che ogni giorno nel nostro Paese offrono il loro impegno attraverso l'attività di volontariato di Protezione Civile, contribuendo - conclude - alla salvaguardia di vite umane e del territorio anche a rischio della propria vita».