Camere in ferie, si riparte la prima settimana di settembre
Commissioni riaprono il 29 Agosto, l'aula martedì 6. Il mese di agosto dirà se la ripresa sarà segnata dall'arrivo alle Camere di nuove misure anticrisi
ROMA - Primo giorno di vacanze estive, oggi, per deputati e senatori. Calato il sipario ieri sera sull'ultimo atto, con l'informativa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla Camera e al Senato sulla crisi, il Parlamento ha chiuso provvisoriamente i battenti, emergenze nazionali e/o internazionali permettendo. Le 'vacanze' dureranno poco più di tre settimane.
Le commissioni, alla Camera, torneranno a riunirsi a partire da lunedì 29 agosto. L'aula di Montecitorio, invece, è convocata per martedì 6 settembre, quella del Senato il giorno dopo: mercoledì 7. Si tratta di un anticipo di una settimana della riapertura dei lavori parlamentari rispetto al calendario inizialmente approvato dalle Conferenze dei capigruppo, decisa ieri 'in zona Cesarini' dalla presidenza di Camera e Senato d'intesa con i gruppi parlamentari, a seguito di proteste e 'indignazione' dimostrata in diversi settori dell'opinione pubblica e in alcuni gruppi parlamentari per vacanze troppo lunghe del Parlamento, a fronte della crisi in atto.
Il mese di agosto dirà se la ripresa sarà segnata dall'arrivo alle Camere di nuove misure anticrisi che il Governo metterà in cantiere, dopo il confronto suo e delle opposizioni con le parti sociali che si apre oggi. L'emergenza economico-sociale resta oggi e avrà la priorità a settembre, nell'agenda parlamentare. Che già di suo promette in ogni caso una ripresa «effervescente».
Il Senato si troverà ad esaminare, ad esempio, la controversa legge sul biotestamento approvata improvvisamente a inizio estate alla Camera con i voti di centrodestra e Udc, dopo anni di «congelamento». La Camera, invece, dovrà esaminare quel «processo lungo» che il Senato ha approvato in tutta fretta la scorsa settimana, anche qui dopo lunghi mesi di «giacenza» inerte. E ancora sul fronte Giustizia, il neo Guardasigilli Nitto Palma ha promesso di voler far ripartire appena riaperto il Parlamento la nuova legge sulle intercettazioni bloccata a Montecitorio, insieme ad un pacchetto carceri che comporti sfollamento dei penitenziari italiani e maggiore umanità del trattamento in carcere. Così come nel calendario c'è la mozione di sfiducia individuale al ministro dei Responsabili Saverio Romano, dopo che la Procura di Palermo ne ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione mafiosa. Mentre Antonio Di Pietro saprà alla riapertura del Parlamento se in calce alla nuova mozione di sfiducia Idv all'intero Governo si saranno aggiunte le firme di deputati di opposizione di altri gruppi, Pd e Terzo Polo, senza le quali la sfiducia non potrà mai andare ed essere votata in aula.
Ma sarà soprattutto il voto della Camera, fissato entro fine settembre sulla richiesta di arresto per il deputato Pdl Marco Milanese, ex consigliere politico del ministro Giulio Tremonti, a far riaccendere pesantemente i riflettori, prima sulla Giunta per le immunità e poi sull'aula di Montecitorio. Un voto sul quale non potranno riflettersi anche quelli che nel frattempo saranno stati gli sviluppi dell'inchiesta sulla casa affittata da Milanese ma occupata da Tremonti a Campo Marzio a Roma che il ministro ha spiegato aver scelto, perchè convinto di essere 'spiato' nelle foresterie ministeriali della Guardia di Finanza.