19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Ambiente | Rifiuti

Comuni ricicloni: dubbi sulla classifica di Legambiente

ASSA spa contesta: nella differenziata siamo secondi, Novara è stata penalizzata

NOVARA - «La classifica dei Comuni Ricicloni, redatta quest’anno da Legambiente, lascia a dir poco perplessi». Ad affermarlo è il presidente di ASSA spa, Giancarlo Paracchini, critico nei confronti della graduatoria che pone Novara al quarto posto nell’elenco dei capoluoghi di provincia più virtuosi. In particolare, un anno fa la città si era classificata al terzo posto con il 72% di differenziata, mentre quest’anno la raccolta è scesa al 71,5%. «Un dato poco significativo – evidenzia Paracchini – perché, in una città come Novara, può bastare un modesto calo dei consumi o una festa cittadina in più per far lievitare di alcuni decimali la percentuale del rifiuto indifferenziato. Il che non pregiudica nulla».

Ma c’è di più. Consultando l’elenco dei capoluoghi di provincia, Novara si colloca al secondo posto per la raccolta differenziata, superata solo da Pordenone con il 78,1% e seguita da Verbania con il 71,1%. A farla scivolare in quarta posizione, sarebbe invece il cosiddetto «indice di buona gestione» al 62,93%, calcolato in base ad una serie di comportamenti e di attitudini tra cui figurano anche la vocazione al turismo e l’attuazione di progetti innovativi in materia ambientale.

A stupire però il presidente Paracchini è il fatto che, «consultando il sito internet dei Comuni Ricicloni, mentre per la città di Pordenone vengono prese in considerazione numerose variabili, per quanto riguarda Novara molti parametri fondamentali sembrano addirittura omessi». Nella fattispecie, per quanto riguarda la differenziata, nel grafico pubblicato da Legambiente non compaiono i punteggi relativi a una decina di voci, tra cui la raccolta porta a porta, l’isola ecologica, la raccolta di vetro, plastica, alluminio, legno e verde. Per quanto riguarda poi l’indice di buona gestione, nella classifica che contestiamo mancano in elenco i dati relativi alla raccolta di alcuni rifiuti speciali, come sorgenti di fonti luminose (neon e lampade), pneumatici, toner, oli minerali e altri rifiuti urbani pericolosi, che Assa raccoglie regolarmente. «Ecco perché non siamo assolutamente al quarto posto. A questo punto, ci chiediamo quale metro di misura sia stato utilizzato per Novara – si domanda Paracchini – crediamo che alla base di tutto possa esserci un banale errore di calcolo, oppure chi ha fornito i dati, non certo ASSA, non l’ha fatto in modo completo. L’impegno dei novaresi è aumentato e i risultati vanno evidenziati nel modo corretto. Vogliamo andare fino in fondo e, siccome pensiamo che nessuno abbia interesse a penalizzare Novara, abbiamo già contattato l’Ecosportello di Legambiente per avere chiarimenti. E siccome siamo sicuri di avere ragione, conoscendo la buona fede di Legambiente, faremo valere i nostri diritti».

Un dato è sotto gli occhi di tutti: oltre a essere il primo capoluogo piemontese e il secondo in Italia per raccolta differenziata, Novara è anche l’unico capoluogo italiano con oltre 100mila abitanti a raggiungere i vertici della classifica. «E quando si parla di ambiente le proporzioni contano – conclude Paracchini – visto che Pordenone ha la metà dei nostri residenti e città come Verbania e Belluno, che tra l’altro registrano una percentuale di differenziata inferiore alla nostra, non hanno nemmeno un terzo della popolazione novarese».