Il CSM boccia l'organizzazione del Tribunale di Roma
«Manca analisi flussi e pendenze, impedite scelte credibili»
ROMA - Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha bocciato all'unanimità le tabelle di organizzazione del Tribunale di Roma per il triennio 2009-2011.
Secondo i consiglieri di palazzo dei Marescialli «non risulta predisposto un organico, documentato e razionale programma di analisi dei flussi e delle pendenze», una carenza che impedisce «scelte credibili per sopperire alle criticità». Criticità che attengono soprattutto all'aumento dei procedimenti pendenti, nel penale e nel civile, e alla lunghezza dei processi. Per quanto riguarda in particolare il settore dibattimentale collegiale (nel settore penale più 22% nell'ultimo triennio) «non si è fatto fronte mediante l'aumento del numero degli addetti, né si è implementato il numero delle udienze complessive, né infine si è provveduto introducendo meccanismi che consentissero rinvii più ravvicinati nel tempo».
Insomma, a giudizio del Consiglio, il progetto organizzativo accusa «vizi di fondo» che l'organo di autogoverno delle toghe ha censurato.