18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Mafie | 'Ndrangheta

Faida di San Luca, Giudici in camera di consiglio

La procura ha chiesto l'ergastolo per l'autore della strage di Duisburg

LOCRI - Sono riuniti da ieri sera, in un albergo, i giudici della Corte d'Assise di Locri, che dovranno decidere la sorte dei quattordici imputati per alcuni dei fatti più sanguinosi della faida che contrappone, da vent'anni, le cosche di San Luca: i Pelle-Vottari e i Nirta Strangio.

STRAGE DI DUISBURG - Il culmine della guerra di 'ndrangheta tra le famiglie del paese della locride fu raggiunto nel ferragosto del 2007 con la strage di Duisburg, in Germania. Non si conoscono i tempi che porteranno alla sentenza, come ha precisato il presidente della Corte d'Assise, Bruno Muscolo, entrando in camera di consiglio. Al termine della requisitoria, il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, aveva chiesto nove ergastoli e 70 anni di reclusione per tredici imputati e l'assoluzione per uno soltanto, Antonio Rechichi, a carico del quale sono cadute le prove per il reato d'associazione mafiosa assunte in Germania. La richiesta di ergastolo, e di tre anni d'isolamento, è stata formulata per il trentaduenne Giovanni Strangio, considerato uno degli organizzatori ed esecutori della strage di Duisburg in cui vennero uccisi sei giovani ritenuti vicini alla cosca dei Pelle-Vottari. La strage doveva servire a vendicare l'omicidio di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta e cugina di Giovanni, uccisa per sbaglio al posto del marito, all'interno della sua abitazione, in un agguato messo in atto il giorno di Natale 2006, in cui rimase ferito anche un bambino di 5 anni.