19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Politiche per la famiglia

Ok bipartisan della Camera ad equiparazione figli naturali

La legge passa al Senato: «Via i residui distinguo da figli legittimi»

ROMA - Via libera bipartisan dall'aula della Camera alla legge che si propone di eliminare dall'ordinamento le residue distinzioni tra status di figlio legittimo e status di figlio naturale. Il testo, frutto della unificazione delle diverse proposte presentate dai gruppi di maggioranza e di opposizione, passa ora al Senato per l'approvazione definitiva. I voti a favore sono stati 477, un solo voto è stato contrario mentre non c'è stata alcuna astensione.

La nuova legge si compone di quattro articoli che modificano il codice civile, prevedendo soprattutto quattro novità nel diritto di famiglia: -il riconoscimento del vincolo di parentela del figlio naturale con tutti parenti e non solo con i genitori; - l'introduzione del principio dell'unicità dello stato giuridico dei figli; - l'introduzione di uno specifico articolo (315-bis c.c.) sui diritti e doveri del figlio che riconosce: il suo diritto ad essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni; il diritto del figlio di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti; il diritto del figlio minore, che ha compiuto i 12 anni, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano; il dovere del figlio di rispettare i genitori e di contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa; - l'abrogazione delle disposizioni del codice civile sulla legittimazione dei figli naturali.

La legge approvata dalla Camera conferisce inoltre una delega al Governo per la modifica delle disposizioni vigenti al fine di adeguarle al principio dell'unicità dello stato giuridico dei figli, con riferimento alla disciplina del possesso di stato e della prova della filiazione, alla presunzione di paternità del marito, all'azioni relative riconoscimento ed al disconoscimento dei figli, alla disciplina delle successioni e delle donazioni. Specifici criteri di delega riguardano altresì i presupposti per la dichiarazione dello stato di adottabilità e la legittimazione degli ascendenti a far valere il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minori.

Soddisfazione bipartisan - Di «giornata felice per il Parlamento e il Paese che fa fare all'Italia un passo di civiltà e archivia un'insopportabile e anacronistica discriminazione» hanno parlato ad una voce parlamentari di tutte le forze politiche. Dalla relatrice Alessandra Mussolini, presidente Pdl della commissione parlamentare Infanzia, alla Presidente del Pd Rosy Bindi, da Paola Binetti a Paola Concia, Ileana Argentin. Marcello De Angelis, pur esprimendo il voto a favore del gruppo Pdl, ha invece annunciato una scelta personale di non partecipazione al voto, per «prendere le distanze da incongruenze e lacune contenute in una legge di piena equiparazione».