19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Caso Pedaggi

Il Pd di Roma chiede l'intervento di Napolitano: Fermi gli insulti del Governo

Miccoli: «Castelli vergognoso». Meta: «Le sue chiacchere stanno a zero»

ROMA - Il Pd romano, con il segretario Marco Miccoli, chiede un intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per «fermare la deriva di insulti da esponenti di governo» leghisti contro Roma e i suoi cittadini.
«Le vergognose parole del vice ministro Castelli sull'arretratezza culturale dei romani - ha detto Miccoli - sono inqualificabili. Siamo stanchi di queste offese a ripetizione del governo Berlusconi nei confronti di Roma e dei cittadini romani. A questo punto, chiediamo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire e di fermare questa deriva di insulti che quotidianamente si abbatte sulla Capitale d'Italia e sui suoi abitanti».

META: CHIACCHIERE A ZERO - «Le chiacchiere - ha contestato nel merito Castelli il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta - stanno a zero. Il Viceministro Castelli vada a leggersi l'odg del Pd che ieri è stato accolto dal suo Governo e che chiede di rinunciare ai nuovi pedaggi sul Gra di Roma, sulla Salerno-Reggio e su altri 1300 chilometri di autostrade Anas. E' scorretto affermare in questo caso che chi usa un'autostrada deve pagarla perché sappiamo bene che, come ha chiarito l'Anas nella nota sui conti 2010, i nuovi pedaggi andranno a sanare i debiti dello Stato e non a beneficio della sicurezza e della manutenzione delle autostrade. Suggeriamo quindi alla Lega di informarsi meglio prima di fare propaganda su quella che è l'ennesima tassa ai danni della mobilità italiana. E ieri, in Parlamento, abbiamo chiesto di fermare un'ingiustizia e una furbizia partorita l'anno scorso nella manovra estiva alle spalle degli italiani. Dal canto nostro proponiamo responsabilmente di accantonare i nuovi pedaggi e di destinare alla manutenzione delle autostrade Anas il 50% delle multe per eccesso di velocità, così come prevede il nuovo Codice della Strada».