23 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Maggioranza in piedi grazie ai Responsabili

Governo ancora a quota 320

Sulla carta l'Esecutivo ha i numeri, ma l'ultima fiducia si fermò a quota 313

ROMA - L'ultima fiducia alla Camera il governo Berlusconi l'ha incassata sul decreto omnibus, il 24 maggio scorso, con 313 voti a favore, 291 contrari e due astenuti ma, sulla carta, la maggioranza può contare su 320 deputati. E, alla vigilia del voto di fiducia sul decreto sviluppo, il pallottoliere di Montecitorio dice ancora che l'esecutivo ha i numeri e che determinante continua ad essere il gruppo di Iniziativa responsabile.

I NUMERI DELLA MAGGIORANZA - Il governo Berlusconi può contare infatti su 227 deputati del Pdl, 59 della Lega, 28 Responsabili e su 5 deputati del gruppo Misto non iscritti ad alcuna componente: il neosottosegretario Aurelio Misiti, poi Mario Pepe, Francesco Nucara, Antonio Milo e Luca Barbareschi. Più incerto il voto di Calogero Mannino, deputato siciliano uscito dall'Udc per fondare insieme a Saverio Romano i Popolari per l'Italia di domani che poi però ha abbandonato. Mannino che, a differenza del neo ministro dell'Agricoltura membro dei Responsabili, si trova nel gruppo Misto non iscritto ad alcuna componente, in occasione dell'ultima fiducia non ha partecipato al voto. Idem per l'Mpa Ferdinando Latteri, che da mesi è dato come prossimo al passaggio in maggioranza ma che finora ha collezionato solo una serie di assenze ai voti di fiducia. Salvo sorprese mancherà all'appello domani anche Antonio Gaglione, ex Pd, transitato in Noisud e ora indipendente nel gruppo Misto: la sua assenza è ormai una consuetudine.

L'OPPOSIZIONE - L'opposizione - sempre sulla carta - si ferma a 305 voti: 28 di Fli, 22 dell'Idv, 206 del Pd, 36 dell'Udc, 5 di Api, il valdostano iscritto alle minoranze linguistiche Roberto Rolando Nicco, il repubblicano Giorgio La Malfa, Giuseppe Giulietti e tre del Movimento per le Autonomie. Tornano a votare contro il governo anche i due liberaldemocratici Daniela Melchiorre e Italo Tanoni. Dovrebbero astenersi, come accaduto in occasione dell'ultimo voto di fiducia, i due deputati del Südtiroler Volkspartei Siegfried Brugger e Karl Zeller.