26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
«E' un diritto fondamentale»

CEI: Sì alle moschee se costruite secondo Costituzione e leggi

Monsignor Crociata: «Non sono solo luoghi di culto, ma anche di incontro e cultura»

CITTÀ DEL VATICANO - E' «un diritto fondamentale» permettere ai credenti delle varie religioni, musulmani compresi, di pregare nei loro luoghi di culto, secondo il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, che, in riferimento alle moschee, sottolinea che esse vanno costruite tenendo conto della Costituzione e delle leggi italiane.

DIRITTO FONDAMENTALE - «E' un diritto fondamentale la libertà religiosa e la libertà di esprimere la propria fede, avendo la possibilità di disporre di luoghi di culto e di strumenti e mezzi adeguati», ha detto il presule rispondendo ad una domanda in una conferenza stampa dell'assemblea dei vescovi che si sta svolgendo in questi giorni in Vaticano. In particolare, per quanto riguarda la moschea essa non è un semplice luogo di culto, ma un luogo sociale, culturale e di incontro ed è quindi giusto tenere conto di questa caratteristiche e delle esigenze che questo luogo risponda nell'utilizzo pratico alle esigenze di vita sociale della nostra nazione e comunità civile secondo la Costituzione e le leggi del paese».