Alemanno: Sulla statua di Wojtila aperti a cambiamenti
Il Sindaco della Capitale: «Ma la Sovrintendenza ha ascoltato i pareri più autorevoli»
ROMA - Sulla discussa nuova statua di Giovanni Paolo II davanti la stazione Termini «potranno essere fatti dei cambiamenti». Dopo le polemiche seguite all'inaugurazione dell'opera artistica, ai microfoni di radio Vaticana il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha spiegato che «ascolteremo il parere della gente, con molta calma. Se il giudizio della gente non sarà positivo, non si identificheranno in questa statua, non la sentiranno rappresentativa di Giovanni Paolo II, magari allora dei cambiamenti potranno essere fatti».
DONATA DA UNA FONDAZIONE - «Non sta al sindaco di Roma fare il critico artistico o entrare in questo dibattito. La statua - ha comunque precisato Alemanno - è stata scelta in base a un'istruttoria fatta dalla nostra Sovrintendenza comunale, che ha coinvolto tutti i pareri più autorevoli quindi c'è stato un iter totalmente autonomo da parte dell'amministrazione, in un percorso ben scandito e indipendente da decisioni politiche».
Nel ricordare come la statua non sia costata un euro al Campidoglio, poiché donata da una fondazione, ha poi voluto precisare il significato dell'opera: «È evidente: il grande mantello rappresenta un simbolo di accoglienza e protezione nei confronti della città. Il messaggio è quello di poter fare nel centro di Roma, in questa porta meravigliosa della città, un gesto di accoglienza e di apertura».
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