23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Pronta la scissione

Ora traballa il gruppo dei Responsabili

Belcastro: «A giorni federazione Sud, poi nuovo gruppo con Miccichè»

ROMA - Dodici deputati su ventinove, assenze capaci di mandare sotto il governo e rendere ancora più incandescente il clima nella maggioranza, a due giorni dalla batosta di Milano. Proprio la tornata amministrativa e i malumori per i mancati riconoscimenti al governo rappresentano il detonatore capace potenzialmente di far implodere il gruppo dei Responsabili, provocando un'accelerazione di un progetto covato già per settimane. Alcuni parlamentari di Noi Sud, infatti, lanceranno già la prossima settimana una 'federazione del Sud' con l'obiettivo, subito dopo il secondo turno, di costituire un nuovo gruppo alla Camera di impronta meridionalista.

A spiegare il progetto è il vicesegretario di Noi Sud, Elio Belcastro, sostenuto dal segretario Arturo Iannaccone: «Noi abbiamo salvato il governo, a costo anche di annebbiare la nostra immagine. Ora la spinta dei Responsabili si è esaurita, stiamo lavorando a questo nuovo progetto per costituire prestissimo un nuovo gruppo». Il modello, aggiunge Belcastro, è quello di Reggio Calabria, 'laboratorio' dell'alleanza tra una parte di Noi sud e Forza del Sud di Gianfranco Miccichè. Una parte di Noi sud, si diceva, perchè non è un mistero che l'ala guidata da Enzo Scotti sia in freddo da settimane con la componente di Iannaccone e Belcastro. I tempi, spiegano, sono strettissimi: varo la prossima settimana della federazione, lancio del gruppo (o, se mancassero i numeri, di una componente comunque estranea al gruppo dei responsabili) con gli uomini di Micciché e altri esponenti 'responsabili'.

Il malumore di ampi settori del gruppo parlamentare nato per salvare il governo Berlusconi lo scorso 14 dicembre è ormai palese. Lo dimostrano anche le assenze odierne alla Camera, che hanno provocato la sconfitta dell'esecutivo in Aula e una coda di veleni. Provano a gettare acqua sul fuoco proprio gli assenti, come spiega ad esempio Iannaccone: «Pur essendo giunto in orario a Montecitorio non ho partecipato alle votazioni che hanno visto il Governo andare in minoranza unicamente perché gli addetti al parcheggio della Camera mi hanno impedito di sostare l'autovettura a causa del sovraffollamento del parcheggio stesso».