Con Lorenza Lei parte la rivoluzione in Rai
Minzolini indagato per caso nota-spese, il Direttore del TG1: «Attacco strumentale»
ROMA - Dalle reti e le strutture ai canali e generi. E' la rivoluzione organizzativa Rai, immaginata tempo fa e che Lorenza Lei inizia ad applicare: un nuovo modello riproposto dal neo Dg nella prima seduta di due giorni del Cda e approvato all'unanimità dal Consiglio. Nessun accenno, durante la lunga riunione a Viale Mazzini, all'ultimo atto del caso spese Minzolini, con il direttore del Tg1 indagato dalla Procura di Roma per possibile peculato.
Una lunga riunione quella del Cda, durante la quale sono state esaminate anche le linee guida dei prossimi palinsesti d'autunno, ancora molto generiche ma dall'impronta piuttosto chiara: centralità del servizio pubblico, 'brand' Rai ben riconoscibile rispetto alla concorrenza. Tradotto in una chiara virata sul sociale e le famiglie, nei programmi di intrattenimento e anche nella programmazione per i più piccoli, da non affidare solo ai canali digitali Rai Sat e Rai Gulp ma anche alla programmazione web. Sempre centrale l'informazione, per la quale si punterebbe ad un maggior raccordo tra le testate giornalistiche e a dibattiti non urlati e meno litigiosi per i talk show. Informazione da rilanciare anche su piattaforme non tv, in primis il web.
Poi, la rivoluzione canali/generi. I primi da intendere come «evoluzione» delle attuali direzioni di rete e competenti su programmazione, linea editoriale e budget ma che interagiranno con le Direzioni dei generi, individuate per focalizzare di più il prodotto Rai ora frammentato nelle diverse strutture. Saranno sei i generi e le rispettive direzioni (oggi è stata approvata la prima, Intrattenimento): fiction, cinema, bambini-ragazzi, cultura, documentari, eventi. Una rivoluzione che toccherà le competenze dei direttori di rete, committenti sui programmi e con l'ultima parola ma con potere non esclusivo.
Avviata la rivoluzione restano ancora altri fronti aperti, in primis quello delle nomine, su cui Lei potrebbe accelerare e portare il pacchetto già nel prossimo Consiglio, comunque entro un paio di settimane: il Dg, a quanto si apprende da fonti consiliari, avrebbe chiesto la deroga delle 48 ore per i curricula da proporre in Cda, in modo da avere più tempo e margine per indicare nomi condivisi: restano aperte ancora la direzione del Tg2 e quella dei Servizi parlamentari, con in pole ancora Susanna Petruni e Gianni Scipione Rossi.
Nessun accenno invece in Consiglio sul fronte Minzolini: oggi la Procura di Roma lo ha indagato con ipotesi di peculato per la spesa di 68 mila euro con la carta di credito. Attacco strumentale, commenta il direttore del Tg1, che si dice tranquillo e annuncia un'azione legale di rivalsa sull'azienda, accusata di aver sollevato in ritardo il problema di «incomprensione» sulla carta, nata con benefit per la rinuncia all'esclusiva con Panorama.