3 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Tornato pidiellino dopo la lunga e creativa direzione di Flavia Perina

De Angelis al «Secolo», ex «man in black» con il pallino del giornalismo

«Una sfida difficile, ne sono onorato»

ROMA - Lui ci scherza, già prevedendo quanto scriveranno di lui. «E' arrivato l'uomo nero...». Marcello De Angelis, cinquantunenne deputato del Pdl, romano di origine abruzzese, cantante e giornalista, da oggi direttore del Secolo d'Italia, tornato pidiellino dopo la lunga e creativa direzione di Flavia Perina. «Una sfida difficile», ammette pochi minuti dopo la nomina.

Lui, De Angelis, ha vissuto molte vite. La prima, quella appunto che ironicamente definisce «dell'uomo nero» - turbolenta assai - da militante studentesco di destra e giovanissimo fondatore di Terza posizione, condannato per banda armata sconta tre anni di reclusione. Esce e fonda un gruppo musicale, i 270bis, ritagliandosi una nicchia musicale molto apprezzata fra i militanti della destra. Torna alla politica attiva con Alleanza nazionale, da giornalista dirige il mensile Area. Entra in Parlamento nel 2006, senatore aennino, poi deputato nel 2008. A lungo vicinissimo a Gianni Alemanno, poi 'finiano' nella fase pidiellina del nuovo corso del presidente della Camera, resta nel Pdl e coltiva un forte legame con Andrea Augello e Altero Matteoli. Ma il suo nome riesce a mettere d'accordo i 'colonnelli' dell'ex An per la guida del 'Secolo'.

Deputato, certo, ma con una mai nascosta «cotta» per il giornalismo. Sempre presente a Montecitorio, si intrattiene per ora con i cronisti a discutere di politica e tracciare scenari. I colleghi deputati gli riconoscono il merito di aver 'limato' alcuni spigoli caratteriali e scherzosamente lo dipingono come «l'ultimo dei democristiani» votato alla mediazione. A lungo 'corteggiato' dai finiani, è rimasto nel Pdl anche se a volte su posizioni critiche.

Di origini abruzzesi, terra nella quale è stato eletto, ma anche appassionato di rugby, di birra e dell'oroscopo di Branko, che leggeva in Transatlantico nelle turbolente giornate della sfiorata crisi di governo invernale. Ora gli tocca la direzione del 'Secolo', fino a poche settimane fa quotidiano a forte trazione finiana, capace di alimentare il dibattito e sostenere l'avventura futurista. Tornato nelle mani del Pdl, la scelta è caduta su De Angelis: «Per me è un onore, speriamo bene...».