Berlusconi: Il Comunismo è l'ideologia più cinica
Il Premier: «Non è stato ancora sconfitto»
ROMA - Giovanni Paolo II «è stato sicuramente molto importante» nella sconfitta del comunismo e nella caduta del Muro di Berlino. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi intervistato dal direttore del Giornale radio e di Radiouno, Antonio Preziosi. «Ricordiamoci - ha aggiunto - che il comunismo non è ancora finito del tutto e ci sono ancora dei paesi importanti che hanno applicato quell'ideologia e io mi ricordo che, parlandone con lui, gli dissi che ritenevo che questa filosofia, questa ideologia, fosse la più cinica, la più disumana, la più criminale della storia dell'uomo e lui convenne con me su questa mia osservazione».
La caduta del muro di Berlino, ha sottolineato Berlusconi, «quell'evento di libertà e di democrazia che, a un certo punto inopinatamente, perché nessuno ebbe l'intuito di prevederlo, fu qualcosa che accadde inaspettatamente. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il comunismo cadesse su se stesso. Per fare un'immagine che ho già usato un'altra volta, come un castello di carte viene toccato dall'esterno ma che cade su se stesso per la sua intrinseca illogicità, per la sua intrinseca disumanità. Penso che sia stata forte l'influenza che Papa Wojtyla esercitò soprattutto sui polacchi. E fu proprio in Polonia che cominciò a essere recepito quel vento che portò poi alla caduta del muro di Berlino, alla caduta del comunismo storico, del comunismo sovietico».
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