20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Si surriscalda la crisi rifiuti

A Napoli aumentano le proteste, a terra 2mila tonnellate

Marciapiedi invasi da sacchetti, blocchi stradali dei cittadini

NAPOLI - A Napoli si surriscalda la crisi rifiuti. Anche oggi sono continuate, infatti, manifestazioni estemporanee di cittadini che, rovesciando cumuli di immondizia in strada hanno impedito la circolazione non solo della auto ma anche di scooter e pedoni. Oggi la zona interessata dalle proteste è stata quella a ridosso di via Toledo, nella zona dei quartieri spagnoli. In via dei Pellegrini sono stati sparpagliati sacchetti di immondizia un po' ovunque. Stesso scenario che si è ripetuto nella giornata di ieri a corso Vittorio Emanuele e la settimana scorsa in corso Umberto. L'esasperazione, dunque, cresce anche per le alte temperature degli ultimi giorni che aumentano il proliferare di insetti e cattivi odori.

Napoli è sporca, dal centro alle periferie, dalla zona orientale a quella occidentale. Ovunque marciapiedi invasi da spazzatura e cassonetti stracolmi. Secondo la stima dell'assessorato all'igiene urbana del Comune di Napoli a terra questa mattina vi erano circa 2mila tonnellate di rifiuti non raccolti. Ieri sono state smaltite 1.200 tonnellate di immondizia che ammontano, più o meno, alla produzione giornaliera. Resta, però, a marcire la spazzatura dei giorni scorsi. Immondizia non raccolta che attende di essere trasferita nella discariche o negli stir.