24 marzo 2025
Aggiornato 07:30
Emergenza immigrati

Don Montenegro: inadeguati al problema i ministri che parlano di sparare

L'Arcivescovo di Agrigento: «Sono stato a Lampedusa e ho capito che dobbiamo riequilibrare il mondo»

AGRIGENTO - Parlando agli studenti dell'istituto Foderà di Agrigento, don Franco Montenegro ha raccontato la sua esperienza vissuta alcuni giorni fa a Lampedusa durante la fase calda dell'emergenza: «Ho visto come dormivano gli immigrati nella struttura che noi come Caritas abbiamo allestito - ha spiegato -.
Chi non riusciva a trovar posto al coperto sistemava dei tavoli in giardino, coprendoli con il cellophane e infilandovisi dentro, come se fossero stati dei cani. Questi vi sembrano uomini? Dobbiamo impegnarci per equilibrare il mondo».

DON MONTENEGRO: NON SI PUÒ COLTIVARE NEL CUORE UNA SOLUZIONE CON I CANNONI - «Io non so come possa fare un ministro, che infondo al suo cuore vede come unica soluzione i cannoni, ad affrontare il problema dell'immigrazione». Così l'arcivescovo di Agrigento, don Franco Montenegro, commentando il modo in cui il ministro degli Interni Roberto Maroni sta affrontando in queste settimane l'emergenza immigrati a Lampedusa, e le frasi di alcuni esponenti della Lega che nei giorni scorsi hanno espresso il timore dell'essere costretti a ricorrere a respingimenti armati nel Canale di Sicilia.
«Non possiamo rifiutare questi disperati - ha continuato l'arcivescovo - il mondo ormai non ha più degli equilibri».