20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Emergenza immigrati

La Lega a testa bassa: A casa comunque con o senza UE

Bossi: «Andremo avanti». Castelli: «Se il fenomeno dilaga pensare alle armi»

ROMA - E' valsa a poco la secchiata di acqua fredda che il ministro degli Esteri Franco Frattini ha cercato di gettare sulla reazione di ieri a Lussemburgo («solo uno sfogo«) del collega leghista Roberto Maroni contro l'Europa per la gestione dell'emergenza immigrati nordafricani. La Lega infatti oggi, con Umberto Bossi in prima persona, è tornata a sparare alzo zero su Bruxelles. «Noi - ha risposto il segretario della Lega-ministro ai giornalisti - dobbiamo mandarli a casa tutti. L' Unione Europea è un problema, ma noi andiamo avanti per la nostra strada, come abbiamo sempre fatto».

CASTELLI - Gli ha fatto eco il Viceministro Castelli, al punto da non escludere, prima o poi, i 'respingimenti armati' dei nordafricani. «Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora». E «anche se io spero che questo momento non debba mai venire, questo problema potrebbe diventare talmente enorme che dovremo porci il problema di usare anche le armi» . Le parole di Castelli, semmai ce ne fosse stato bisogno, hanno infiammato ancora di più il confronto in aula a Montecitorio sulla prescrizione abbreviata. I rappresentanti delle opposizioni, dal Pd a Idv all'Udc, hanno preso la parola per chiedere al Governo una smentita alle parole di Castelli, chiedendo le sue dimissioni in assenza di precisazione.

ZAIA - Dal Veneto, anche il Governatore leghista Luca Zaia, ci ha messo del suo contro l'Unione Europea sull'immigrazione. «Da euroscettico - ha detto- sono diventato euroarrabbiato. Noi prendiamo atto che il presidente della Repubblica ha detto che l'Europa è importante e bisogna rimanere ma resta il fatto che abbiamo un problema che a mio avviso si risolve chiedendo all'Europa di rendere possibile la libera circolazione degli immigrati con permesso di soggiorno temporaneo, altrimenti non ha senso rimanere in Europa». «Del resto - ha attaccato ancora il presidente del Veneto - se questa è l'Europa avanza, quella che che ha come unico obiettivo quello di sostenere le multinazionali degli Ogm, noi dobbiamo chiamarci fuori - ha concluso - e valutare veramente l'idea dell'uscita».