19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
«La politica italiana è guerriglia»

Napolitano: in Italia non è un momento facile

Il Presidente della Repubblica a New York: «Reciproca delegittimazione, non c'è dialogo»

NEW YORK - «Non è un momento semplice per essere presidente (in Italia) e non è un momento facile per il Paese». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando durante il dibattito annuale Emile Noel alla facoltà di legge della New York University.

«PARLO IN GENERALE» - Rispondendo a J.h.h. Weiler, preside del Jean Monnet Center for International and Regional Economic Law and Justice J.h.h Weiler, che gli chiedeva commenti sulla situazione italiana, definite tesa, e sulle vicende che coinvolgono il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il capo dello Stato ha detto di «non volere parlare di persone politiche specifiche, ma in generale».

IPERPARTIGIANERIA - Napolitano ha quindi detto che «come presidente e per il Paese, la cosa più difficile è il fenomeno della iperpartigianeria», sottolineando che nella dialettica tra maggioranza e opposizione «c'è una guerrilla quotidiana, non c'è dialogo, c'è una reciproca delegittimazione, nessuno ascolta gli altri e questa è una situazione molto pesante».

«RAPPRESENTO L'UNITA'» - Come già in precedenza, il presidente ha richiamato all'unità: «c'è il rischio di dividere il Paese e di indebolirne il prestigio agli occhi del mondo. Come Presidente io rappresento l'unità del Paese e il mio primo dovere è mettere l'accento su quello che unisce l'Italia e non su quello che la divide», richiamando tutte le forze politiche alla coesione nazionale.
In questo senso ci sono stati dei risultati, per esempio l'entusiasmo riscontrato in Italia durante le celebrazioni per il 150esimo anniversario per l'Unità d'Italia, Napolitano ha detto che «è stato utile ricordare quello che siamo, per creare nuovo orgoglio, fiducia e senso di unità nazionale».