Caos Responsabili, lotta per i posti di Governo
Reclamano 4 incarichi, ma sono molti in lizza. E cresce l'insoddisfazione
ROMA - Fino a quando si tratta del provvedimento che disciplina l'attività edilizia, si può rimediare. Ma quando arriverà il voto sul conflitto d'attribuzione, o la «grande, grande, grande riforma della giustizia», potrebbero essere dolori. I Responsabili, la terza gamba della maggioranza nata per sostenere Silvio Berlusconi il 14 dicembre scorso, fibrillano e si dimostrano determinanti. Tanto che le assenze oggi in Aula alla Camera, 10 su 29 non erano presenti (59 gli assenti Pdl), ha determinato la sconfitta della maggioranza. Il nodo, riferiscono fonti della maggioranza, è sempre lo stesso: i responsabili reclamano un numero di posti di sottogoverno che il premier per ora non ha concesso.
Quattro sono i posti che spetterebbero, da accordi informali, ai responsabili. Poi ci sono i fuori quota, da Calearo a Misiti. La promessa del presidente del Consiglio, nel corso dell'ultimo incontro con i deputati della terza gamba, era stata quella di un via libera «al primo Consiglio dei ministri utili». Ma domani, a meno di novità dell'ultima ora, non dovrebbe esserci alcun via libera. E sembra destinato a slittare l'incontro con Denis Verdini, in un primo momento fissato per oggi.
Poi ci sono le tensioni interne al gruppo, all'interno della componente di Noi Sud, ma anche fra le diverse anime, dai «sudisti» alla componente di Pionati. Tensioni che il passare del tempo acuisce, moltiplicando i segnali di insofferenza che sembrano sfogarsi sempre più frequentemente in Aula.