Il Pd si astiene, passa in Bicamerale il fisco regionale
Democratici rivendicano il successo: «Abbiamo evitato l'aumento delle tasse»
ROMA - Grazie all'astensione del Pd, il decreto legislativo sul fisco regionale ha superato lo scoglio della Bicamerale per il federalismo, dove maggioranza e opposizione sono in perfetta parità. Con la firma del Presidente Napolitano e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sarà dunque in vigore la nuova architettura del fisco regionale. Anche se le norme avranno piena attuazione solo a decorrere dal 2013.
Questa volta dunque, a differenza del parere sul fisco municipale, i 15 voti su cui può contare la maggioranza in Bicamerale sono stati sufficienti per l'approvazione del parere di maggioranza: 10 infatti sono le astensioni del Pd, solo 4 i voti contrari di Terzo polo e Idv (mancava la Lanzillotta). Non sarà quindi necessario un passaggio alle Camere, come si verificò sul fisco municipale quando il risultato di 15 a 15 obbligò il governo a presentarsi in Parlamento.
TRATTATIVA FRENETICA - Una scelta, quella del Pd di astenersi, arrivata dopo giorni di trattativa frenetica, condotta dal relatore di minoranza Francesco Boccia. I Democratici - tra le altre cose - strappano il rinvio al 2013 dell'aumento delle addizionali Irpef regionali, la garanzia dei fondi alle Regioni per il trasporto pubblico locale, la perequazione sull'Irpef contestuale alla soppressione dei trasferimenti a garanzia delle Regioni più povere, e infine la garanzia che il federalismo non farà riferimento ai trasferimenti 'tagliati' dalla manovra del 2010 ma a quelli precedenti. Un successo che fa rivendicare al Pd di aver impedito l'aumento della pressione fiscale, e che porta i Democratici a strizzare nuovamente l'occhio a Umberto Bossi: «Abbiamo dimostrato che quando si ascolta la linea del Pd il federalismo va avanti, non si fanno pasticci e non si aumenta la pressione fiscale».
SODDISFATTO IL PDL - Soddisfatti anche i vertici del Pdl in commissione, il relatore di maggioranza Massimo Corsaro e il presidente della Bicamerale Enrico La Loggia. Il primo parla di «ottimo risultato», il secondo rileva che finalmente «gli appelli di Napolitano cominciano ad essere accolti. Il risultato è ottimo anche dal punto di vista del merito: i servizi per i cittadini sono stati garantiti e questo va salutato positivamente da tutti». Resta invece la contrarietà netta di Terzo Polo e Idv, che attaccano duramente il Pd. Per Mario Baldassarri di Fli i Democratici «si sono accontentati di un piatto di lenticchie. In questo provvedimento non c'è alcun controllo sulla spesa pubblica». Per Felice Belisario dell'Idv il Pd ha fatto «un errore» ad astenersi perchè «a parte 4-5 regioni tutte le altre saranno costrette ad aumentare le tasse».