19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Costituzione day

A Firenze in 10mila, a difesa di scuola e giustizia

Guerra dei numeri: secondo la Questura non oltre 5 mila in piazza

FIRENZE - Al grido continuo di «dimissioni! dimissioni!» circa 10 mila manifestanti (secondo gli organizzatori, 5 mila per la Questura) hanno sfilato per le vie del centro di Firenze, in un corteo organizzato «in difesa della Costituzione e della scuola pubblica». E, ancora una volta, l'obiettivo principale di questa manifestazione, come accade da qualche sabato a questa parte, a Firenze, è stato anche Silvio Berlusconi. Nella figura del premier si riconosce il maggior nemico dei valori costituzionali e, dopo le recenti dichiarazioni, della scuola pubblica. Altro motivo di contestazione è, inevitabilmente, la riforma della giustizia.

Lo sfondo politico è stato poi accentuato dalle bandiere tricolori, sia quelle sventolate dai partecipanti al corteo, sia quelle che, molto numerose, si affacciano dai balconi delle vie del centro, per celebrare i 150 anni dell'Unità.

«Mi piace la scuola pubblica» e «mi piace la Costituzione» campeggiavano in testa alla manifestazione, mentre il ritmo ormai consueto del caserolazo si è fatto assordante in piazza dell Signoria. Sotto Palazzo Vecchio, il corteo si è fermato, intorno ai cartelli-sandwich che hanno formato lo slogan: «noi in piazza, il Governo a casa». Il concentramento finale è avvenuto in piazza Santa Croce: il corteo, a quel punto, era lungo un paio di chilometri, dando seguito al successo in occasione del 14 febbraio (contro 'Ruby') e dell'8 marzo ('Se non ora quando?'). I cori hanno intonato tanto l'Inno di Mameli quanto 'Bella ciao'.

Alla manifestazione hanno dato vita i movimenti spontanei come quello dei cacerolazos e 'L'Italia non è un bordello', le associazioni 'Libere Tutte', 'Donne in rete per la rivoluzione gentile', 'Carovana per la Costituzione', 'Giuristi democratici', Arci e Anpas. Hanno dato la loro adesione anche la Cgil e i sindacati della scuola e poi Pd, Idv e Sel.