Bocchino: Dialogo su riforma, ma sono tanti i dubbi
Lo scrive il vice presidente del partito, Italo Bocchino, sul sito futuroelibertà.com: «Confronto difficile ma necessario»
ROMA - Fli dialogherà sulla riforma per la giustizia, per la quale esprime però tanti dubbi. Lo scrive il vice presidente del partito, Italo Bocchino, sul sito futuroelibertà.com.
DOVERE DI DIALOGARE - «Futuro e libertà ha il dovere di dialogare sulla riforma della giustizia. Per due ragioni: perché un partito che vuol essere riformista non può dire no ai processi di cambiamento e perché la giustizia italiana ha certamente bisogno di essere profondamente cambiata nell'interesse dei cittadini. Ovviamente - prosegue - il dialogo deve essere nel merito e deve avvenire nella sede propria, in Parlamento, e richiede responsabilità all'opposizione e ancor più alla maggioranza, che nelle more dell'iter della riforma costituzionale deve assicurare uno stop deciso a ogni altro provvedimento sulla giustizia, tanto più a norme ad personam o punitive verso i magistrati».
MARGINI STRETTI - «Dialogare con Berlusconi - sottolinea Bocchino - su questo argomento è però molto difficile. Il premier vuole usare questa proposta di riforma come spada di Damocle sulla testa della magistratura italiana, ha certamente un sentimento vendicativo e un'autorevolezza in materia azzoppata dall'essere plurimputato per reati gravi. In più il suo esordio sul tema è stato disastroso, avendo detto che con questa riforma non ci sarebbe stata «Mani pulite» e che i pm dovranno andare in Tribunale con il cappello in mano. Basterebbe questo per capire che i margini sono assai stretti».