Carfagna e l'orgoglio delle donne Pdl: Siamo qui perchè capaci
Il Ministro per le Pari opportunità: «Dalle donne di sinistra furore ideologico, ma non ci intimoriscono»
ROMA - Non «catapultate dall'alto nelle stanze del potere», ma in ruoli di governo «perchè capaci». Tocca a Mara Carfagna chiudere la giornata dell'orgoglio delle donne del Pdl, la risposta di centrodestra alla manifestazione del 13 febbraio. Un appuntamento in cui il ministro per la Pari opportunità ammette di aver «messo da parte l'umiltà», per rivendicare le proprie conquiste: «Se fossimo iscritte al Pd saremmo considerate scienziate da nobel, e invece questa è la sorte che ci tocca...», è la frase che rende l'idea del clima all'Auditorium della Tecnica di Roma. Ma «è ora di smetterla con il complesso di inferiorità: non dobbiamo imparare nulla da nessuno, ma forse è arrivato il momento che qualcuno impari da noi. Non lasciamoci intimidire, andiamo avanti», esorta.
Il 13 febbraio, accusa Carfagna, «moltissime donne sono scese in piazza con l'obiettivo, dicevano loro, di riportare la questione femminile al centro del dibattito, di risolvere i problemi delle donne. Ma di questo ci stiamo occupando noi, da due anni... Non se ne sono accorte, pervase dal furore ideologico, come non si sono accorte che le donne del Pdl non sono quelle che pensano loro, che le rappresentazioni caricaturale con le quali ci descrivono sono evaporate di fronte alla nostra capacità di fare politica».
Per Carfagna «il primo errore di quella manifestazione è stato non considerare quanto fatto per le donne dal governo Berlusconi, e poi di non considerare con quanta abnegazione e sacrificio ci battiamo ogni giorno per difendere i diritti delle donne italiane. Una manifestazione che poteva essere anche interessante si è trasformata in un corteo di insulti con la richiesta che Berlusconi togliesse il disturbo dalla scena politica. Richiesta che noi respingiamo al mittente, con convinzione e indignazione».
Ma la «strumentalizzazione» di quella manifestazione, insiste il ministro per le Pari opportunità, «è arrivata al punto che le proposte di quella manifestazione sono già proposte di legge di questo governo...». Da qui l'iniziativa di oggi, organizzata da Barbara Saltamartini e Beatrice Lorenzin, convocata «non per rispondere a una piazza, ma per rivendicare con orgoglio e a testa alta quanto il nostro governo ha fatto a favore delle donne italiane». Con un destino che accomuna le donne Pdl e il premier: «Di Berlusconi pensano che sia un usurpatore, che possa essere eliminato con qualunque mezzo e a qualunque costo. Di noi pensano la stessa cosa, che siamo state catapultate dall'alto nelle stanze del potere». E invece, rivendica Carfagna, «siamo lì perchè abbiamo capacità e orgoglio di servire il Paese».