Rutelli: Presto alle Camere coordinamento o portavoce
Il leader dell'API: «Gruppi unici? Vedremo. Ma rafforziamo collaborazione. Le elezioni si allontanano, è ora di consolidarci»
ROMA - Il «terzo polo» rafforzerà presto la collaborazione a livello parlamentare, nascerà in breve tempo uno «snello organismo di coordinamento» dei lavori di deputati e senatori, se non un vero e proprio portavoce. Lo dice il leader dell'Api Francesco Rutelli, conversando con i giornalisti alla Camera dopo la riunione con Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini che si è tenuta oggi.
A chi gli chiede perché non dare vita direttamente ad un gruppo parlamentare unico e se non ci siano resistenze in questo senso da parte di alcuni alleati, Rutelli risponde: «Vediamo, ci sono provenienze diverse, io vengo dal centrosinistra, Casini dal centro, Fini dal centrodestra... I singoli parlamentari devono confrontarsi con i loro referenti sul territorio. Possiamo farli o non farli (i gruppi unici, ndr), dobbiamo lasciare che Fli si assesti dopo il congresso... Non sottovaluto le difficoltà che vedete, ma l'importante è fare gruppi nei quali si lavora insieme, ci dobbiamo 'avvicinare', anche fisicamente: oggi sediamo ognuno in un angolo diverso dell'aula». Insomma, l'importante è registrare il «passo avanti» rappresentato dalla «decisione di dar vita ad un coordinamento o ad un portavoce, sia alla Camera che al Senato».
Rutelli afferma che il «terzo polo» sta «andando verso una integrazione e una collaborazione molto più strutturate». Presto, assicura, verrà anche presentato il simbolo del nuovo polo: «Abbiamo alcune alternative allo studio, tutte molto forti e convincenti. A breve decideremo quando presentare il nuovo simbolo, io ho avuto il mandato di occuparmi di questa questione e di studiare le varie ipotesi».
A chi gli chiede cosa impedisca al «terzo polo» di costruire subito gruppi parlamentari unici, il leader dell'Api risponde: «Intanto, aspettiamo che si assesti Fli, dopo il congresso». Soprattutto, spiega, il punto è politico: «Siamo entrati in un'altra fase della legislatura, la fase del 'corpo a corpo' (tra opposizione e maggioranza, ndr) è finita, ora è la fase in cui Berlusconi, in un modo o nell'altro, ha superato l'asticella della sopravvivenza. Questo, per noi, significa che non siamo più alla vigilia delle elezioni, alle quali saremmo andati da soli, entriamo nella fase del consolidamento, della crescita politica».