Nascono i «Punti Pdl», Berlusconi battezza la nuova struttura parallela
Riprende il processo Mediaset, agenda fitta per il Premier lunedì
ROMA - Lo schema è collaudato, i protagonisti non sono inediti: Silvio Berlusconi e Michela Vittoria Brambilla. Lunedì il presidente del Consiglio e il ministro del Turismo terranno a 'battesimo' a Milano l'ultima creatura nata in casa del Popolo della Libertà: ossia i 'Punti Pdl'. E' stata la stessa Brambilla ad anticipare di cosa si tratta in un'intervista a Panorama: in pratica «una rete di punti di servizio», attraverso cui offrire in modo gratuito «assistenza di tipo fiscale», «previdenziale, assicurativa, finanziaria» che avrà diffusione capillare, «città per città, comune per comune, anche i più piccoli». Insomma, qualcosa che somiglia a degli sportelli per i cittadini e che nelle intenzioni del ministro saranno «molto più che dei patronati», ma senza alcuna intenzione di fare concorrenza ai sindacati.
Di fatto, però, si tratta dell'ennesima struttura «parallela» al partito 'benedetta' da Silvio Berlusconi e affidata a Michela Vittoria Brambilla. In pratica, si ripete ciò che accadde con i Promotori della Libertà, che il premier volle rispondessero direttamente a sé. E altrettanto dovrebbe accadere questa volta. La storia insegna che le operazioni di 'popolo' sono quelle che il premier più gradisce quando sente aria di elezioni. I 'Promotori' per l'appunto, furono presentati ufficialmente il 24 febbraio dello scorso anno, alla vigilia delle Regionali. In questo caso, come minimo, ci sono da affrontare le amministrative ed è evidente che, nel bel mezzo dell'affaire Ruby, il test, lungi dall'essere una comune tornata, potrebbe trasformarsi per il Cavaliere in un modo per dimostrare che i cittadini credono ancora in lui.
Ma non solo. C'è anche chi ragiona più maliziosamente e vede in questa nuova creatura l'ennesima dimostrazione dell'insoddisfazione che il presidente del Consiglio prova nei confronti del Pdl. Non è un mistero che Berlusconi non ami molto il nome del partito, che sia convinto che l'acronimo non abbia attecchito, insomma che ci vorrebbe una nuova denominazione magari di una parola sola, come ha avuto modo di spiegare lui stesso in passato. Ma non è l'unico aspetto che Berlusconi vorrebbe cambiare. Con più interlocutori, e in vari periodi, ha infatti espresso la sua preferenza per un coordinatore unico (spendendo sempre il nome di Angelino Alfano): 'rivoluzione' che tuttavia non si è mai verificata sia perché richiederebbe una modifica dello Statuto del partito, sia perché l'attuale triade è frutto di un equilibrio tra ex Fi e ex An che ancora appare difficile da modificare, senza scosse di assestamento.
Di fatto, comunque, lunedì a Milano Berlusconi affiancherà la Brambilla nella conferenza stampa di presentazione dei «Punti». Ma quella del premier sarà una giornata ricca di impegni. Mentre infatti davanti ai giudici della Prima sezione penale riprenderà il processo Mediaset in cui è imputato per frode fiscale, il premier sarà anche impegnato in una conferenza stampa con il coordinatore lombardo Mario Mantovano e i ministri lombardi e in un pranzo con i parlamentari della Regione.