20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Domani Cda su pluralismo

Rai, in Vigilanza tappe atto d'indirizzo

Diversi gli spunti per la discussione sul pluralismo e l'informazione in Consiglio. All'odg del Consiglio ancora il caso delle spese del direttore Minzolini

ROMA - Informazione e pluralismo all'ordine del giorno del Cda Rai, ufficio di presidenza della Vigilanza sulle prossime tappe per l'atto di indirizzo spese del direttore del Tg1 Minzolini. Due appuntamenti domani sul fronte dell'informazione Rai, e si tornerà anche sul caso spese Minzolini, all'ordine del giorno del Cda.

Diversi gli spunti per la discussione sul pluralismo e l'informazione in Consiglio, tra questi anche la lunga intervista del direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, al Tg1 in difesa del premier. Temi oggetto dell'atto di indirizzo in cantiere alla Commissione di Vigilanza e sul quale la stessa Commissione potrebbe ascoltare i vertici la prossima settimana (si deciderà probabilmente domani, nell'Ufficio di presidenza): allo stato i lavori sono fermi sulle due bozze di maggioranza e opposizione, la prima - firmata dal capogruppo Butti - che metterebbe in atto una stretta sull'informazione e sulla quale oggi il presidente della Rai, Garimberti, esprime qualche perplessità: «Ho fiducia nel presidente Zavoli che è impegnato in una mediazione. Io però anche da presidente resto essenzialmente un operatore dell'informazione, un giornalista, certe regole che per ora vengono solo prospettare renderebbero il giornalismo omologato e uniforme. Ho fatto il corrispondente per anni nell'Unione sovietica di Breznev, certi ricordi ce li ho...». Anche Zavoli respinge ogni possibile forzatura, perché il confronto sia «proficuo» - diceva ieri il presidente della Vigilanza - e si possa raggiungere una «larghissima intesa» sul testo, in modo da renderlo più forte.

In Cda di parlerà anche del Tg1 per il capitolo spese del direttore, Augusto Minzolini. Domani all'ordine del giorno figura di nuovo la lettera con cui il consigliere di minoranza Nino Rizzo Nervo sollevava il tema, con approfondimenti ed eventuali determinazioni. Se ne è parlato anche nell'ultimo Cda, il 3 febbraio, e la posizione del Dg Masi era che tutto quello che si doveva fare - in termini di approfondimenti - era stato fatto ed altri sarebbero stati di competenza della struttura del personale. In quella seduta il caso era stato seguito anche da Luciano Calamaro, delegato della Corte dei conti presente alle riunioni del Cda da fine settembre con il compito di controllare la gestione finanziaria dell'azienda.