23 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Caso Ruby

«Se non ora quando?»: in piazza in tutta Italia contro Berlusconi

L'Urlo di un milione di donne senza bandiere di partito. Piazza del Popolo gremita a Roma da una folla di donne, uomini, molti dei quali accompagnati da bambini

ROMA - Centinaia di migliaia di donne in piazza nelle principali città italiane, a partire da Roma, Milano e Napoli. E anche all'estero. Senza bandiere di partito ma con molti tricolori. Per chiedere più dignità e rispetto e con la precisa richiesta di dimissioni per il presidente del Consiglio Berlusconi, coinvolto nella vicenda Ruby con le ipotesi di reato di prostituzione minorile e concussione.

Piazza del Popolo gremita a Roma da una folla di donne, uomini, molti dei quali accompagnati da bambini per la protesta convocata dal comitato 'Se non ora quando?'.
La manifestazione vera e propria è iniziata dell'attrice Isabella Ragonese, la lettura di una serie di email di adesione, a cura di un gruppo di giovani attrici. Poi un flash mob delle giovanissime sulla terrazza del Pincio ce ha srotolato uno striscione mentre è stato lanciato il grido di battaglia della protesta: «Se non ora quando?».
Una «rivoluzione culturale che si muove dal basso», che parte «non dalle gerarchie, ma dal popolo diffuso: è davvero un Paese che non ne può più», ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. E poi toccato all'attrice Angela Finocchiaro il compito di annunciare il successo anche numerico della giornata di mobilitazione indetta in oltre 200 città in Italia e nel mondo dal comitato 'Se non ora quando?', a difesa della libertà delle donne e contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Siamo più di un milione!», dice citando alcuni dati sulle sulle manifestazioni, suscitando il boato dei manifestanti radunati tra piazza del Popolo e la terrazza del Pincio.

MILANO - Decine di migliaia di persone in piazza anche a Milano. Una partecipazione che ha sorpreso gli stessi organizzatori, che sono riusciti a far raggiungere con difficoltà gli ospiti e i politici sotto il palco allestito in piazza Castello. La fermata metro Cairoli, presa d'assalto, è stata chiusa, probabilmente per motivi di sicurezza.

NAPOLI - 100mila le donne in piazza a Napoli, secondo gli organizzatori, contro la politica del Governo e in difesa della dignità del genere femminile. Il corteo pacifico è partito da piazza Matteotti e, dopo aver percorso via Monteoliveto, via Sant'Anna dei Lombardi e un tratto di via Toledo, è giunto in piazza Dante dove era stato allestito un palco. A sfilare donne di ogni età, di ogni estrazione sociale. A sventolare nessuna bandiera di partito, ma qualche Tricolore. In strada molte donne indossavano magliette bianche con la scritta 'Mi riprendo il mio futuro'. Tanti i cartelli che chiedevano le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, mentre in testa al corteo campeggiava uno striscione con la scritta 'Se non ora quando?'.

VENEZIA - Oltre 9mila persone, secondo gli organizzatori, e 4mila per la Questura, hanno partecipato alla manifestazione per la dignità delle donne 'Se non ora quando?' in Campo Santa Margherita a Venezia. Una folla ha assiepato il campiello veneziano e quasi bloccato le calli di accesso. Dal palco, allestito in fondo al campiello, il colpo d'occhio sulla folla ha restituito un mosaico di striscioni, cartelli e sciarpe bianche. Uno striscione è stato steso dalle finestre di un palazzo prospicente campo Santa Margherita con scritto: «Un Paese per donne, né perbene né permale».

PALERMO - Erano oltre diecimila, secondo le stime fornite dagli organizzatori, le persone che hanno preso parte a Palermo alla manifestazione «Se non ora, quando». Un fiume di gente, in prevalenza donne, che dopo essersi radunata in piazza Croci ha sfilato attraverso le vie del «salotto» cittadino fino ad arrivare in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, dove è stato allestito un palco per l'esibizione di alcuni artisti locali.