18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Il sindaco di Roma chiede fondi per i nuovi campi

«Se Maroni non mi dà ascolto sui rom vado da Berlusconi»

«Il Ministro non ha capito che non voglio soldi per vecchie realizzazioni, ma per le nuove emergenze»

ROMA - «Spero che Maroni comprenda la situazione, perché altrimenti dovremo denunciare con forza il fatto che non abbiamo gli strumenti, i poteri e le risorse per poter raggiungere i nostri obiettivi»: se non dovesse comprendere «mi appellerò direttamente al premier e gli spiegherò la situazione. Comunque fronteggeremmo in qualche modo il problema».
A dirlo è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che questa mattina, a margine di un appuntamento istituzionale, è tornato sullo scontro di ieri con il titolare del Viminale sui nuovi fondi e poteri richiesti per risolvere l'emergenza nomadi nella capitale.

Alemanno ha spiegato che «i fondi ulteriori non servono domani, per la prima emergenza, ma per realizzare i campi che devono essere fatti in un secondo momento. Il problema si può anche risolvere nella manovra di giugno, l'importante è avere un segnale di disponibilità per poter programmare questi lavori e chiudere il piano».

«Credo che l'incontro che ho chiesto ieri con Maroni potrebbe esserci anche oggi. Ne ho già parlato con il sottosegretario Mantovano: credo che il ministro - ha continuato il sindaco - non abbia capito il senso della lettera mia e del prefetto perché la richiesta non è di altri fondi per fare le stesse cose, ma per fare cose ulteriori ed affrontare il problema dello sgombero dei nuovi micro-campi abusivi».

«Il piano inizialmente era dimensionato per chiudere i campi tollerati e per questo i soldi ci sono. Il problema nuovo è quello dello sgombero dei micro-campi che è documentato. Quindi la polemica semmai - ha concluso - non è con me, ma con il prefetto che è parte del Ministero dell'Interno».«Fondi per nuovi interventi, ok averli anche in manovra giugno».