«Se Maroni non mi dà ascolto sui rom vado da Berlusconi»
«Il Ministro non ha capito che non voglio soldi per vecchie realizzazioni, ma per le nuove emergenze»
ROMA - «Spero che Maroni comprenda la situazione, perché altrimenti dovremo denunciare con forza il fatto che non abbiamo gli strumenti, i poteri e le risorse per poter raggiungere i nostri obiettivi»: se non dovesse comprendere «mi appellerò direttamente al premier e gli spiegherò la situazione. Comunque fronteggeremmo in qualche modo il problema».
A dirlo è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che questa mattina, a margine di un appuntamento istituzionale, è tornato sullo scontro di ieri con il titolare del Viminale sui nuovi fondi e poteri richiesti per risolvere l'emergenza nomadi nella capitale.
Alemanno ha spiegato che «i fondi ulteriori non servono domani, per la prima emergenza, ma per realizzare i campi che devono essere fatti in un secondo momento. Il problema si può anche risolvere nella manovra di giugno, l'importante è avere un segnale di disponibilità per poter programmare questi lavori e chiudere il piano».
«Credo che l'incontro che ho chiesto ieri con Maroni potrebbe esserci anche oggi. Ne ho già parlato con il sottosegretario Mantovano: credo che il ministro - ha continuato il sindaco - non abbia capito il senso della lettera mia e del prefetto perché la richiesta non è di altri fondi per fare le stesse cose, ma per fare cose ulteriori ed affrontare il problema dello sgombero dei nuovi micro-campi abusivi».
«Il piano inizialmente era dimensionato per chiudere i campi tollerati e per questo i soldi ci sono. Il problema nuovo è quello dello sgombero dei micro-campi che è documentato. Quindi la polemica semmai - ha concluso - non è con me, ma con il prefetto che è parte del Ministero dell'Interno».«Fondi per nuovi interventi, ok averli anche in manovra giugno».