19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Federalismo

Calderoli: cambiare la Bicamerale, poi riprenderà il dialogo

Il ministro replica secco al segretario Pd Pierluigi Bersani: «E' lì lo sfregio al Parlamento, ma l'arbitro è distratto...»

ROMA - Sul federalismo «c'è la volontà politica di proseguire nel confronto» e «riprendere la discussione» ma solo «una volta ricostituita la reale e veritiera composizione della Bicamerale». Lo ha detto il ministro Roberto Calderoli, che replica secco al segretario Pd Pierluigi Bersani: «Qualcuno ha parlato di colpo di mano e sfregio... Se c'è uno sfregio al Parlamento è la Bicamerale, che prevede che la sua composizione sia proporzionale alla consistenza numerica dei gruppi».

«La decisione di proseguire il lavoro del governo e della legislatura l'ha presa Bossi» ha detto Calderoli. «La valutazione di Bossi - ha spiegato Calderoli - è legata all'espressione di altre commissioni che si sono espresse e al fatto che la Bicamerale non presenta più una composizione corrispondente alla consistenza dei gruppi». Quanto al Cdm di ieri, che ha varato il decreto nonostante la bocciatura in Bicamerale, «non c'è stata nessuna accelerazione: oggi non si poteva tenere il Cdm perchè Berlusconi è a Bruxelles, si sarebbe andati una settimana oltre i termini della legge».

Guardando al voto di ieri alla Camera, per Calderoli «è acclarato che c'è una maggioranza assoluta alla Camera e al Senato, e si dovrebbe consentire in Bicamerale una maggioranza alla maggioranza». Invece «c'è il paradosso di una maggioranza assoluta nelle Camere che non ha una maggioranza in Bicamerale e un'opposizione presente in maniera assolutamente sproporzionata, come i 4 del terzo polo sui 30 complessivi».

Un tema su cui Calderoli attacca Gianfranco Fini: «Nessuno è intervenuto a modificare la composizione dopo la creazione di nuovi gruppi. Ieri, in termini calcistici, c'era una squadra in 12 e una in 10, con l'arbitro che si girava dall'altra parte e pensava a creare forze politiche senza vedere che la composizione era cambiata...».