29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Incontro alla Bocconi

Padoa Schioppa, Prodi: riprendere la sua «politica delle formiche»

Il ricordo dell'ex Presidente del Consiglio: «Intellettuale puro, economista raffinato, europeista convinto. Crescita punto di arrivo, ma risanamento pilastro fondamentale»

MILANO - L'ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha ricordato «l'attualità della lezione umana e professionale» e della sua «politica delle formiche» Tommaso Padoa Schioppa con parole di «affetto e amicizia» nel corso di un incontro organizzato all'Università Bocconi di Milano, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in memoria dell'economista scomparso lo scorso 18 dicembre.
Padoa Schioppa è stato, ha detto Prodi, «uno degli europeisti più convinti, uno degli economisti più raffinati, uno degli intellettuali più puri» e ha sottolineato che la sua decisione di affidargli l'incarico di ministro dell'Economia derivò anche da «un'assoluta sicurezza sulla comunanza di valori e di obiettivi».

In campo strettamente economico, «la crescita è stata il uso punto di arrivo, ma il risanamento ne ha costituito il pilastro fondamentale». Fu l'uomo, ha aggiunto Prodi, della «lotta contro il morbo del breve termine, che corrode tutte le democrazie, in particolar modo quella italiana». E la principale virtù che l'ex premier riconosce a Padoa Schioppa è «quella di aver individuato gli obiettivi da raggiungere nel lungo periodo».

Il suo metodo di lavoro «rigoroso», applicato in «tutte le decisioni politiche», e di lungo periodo, ha osservato Prodi, ha «iniettato forti tensioni in non pochi momenti della vita del governo». Così come il rigore sulla spesa superflua. «La crisi economica non ha reso obsoleti questi obiettivi ma «più urgenti e necessari». Una politica, ha ricordato Prodi, «che noi chiamavamo confidenzialmente 'la politica delle formiche'».

Prodi ha ricordato i duri attacchi nei confronti del professore quando usò la parola «bellezza» accostata alle tasse. Fu «una tempesta mediatica particolarmente violenta quando Tps, come lo chiamavamo confidenzialmente, con voluta ingenuità, osato sottolinare 'la bellezza del contribuire, ciascuno con le proprie capacità, alle spese necessarie per il bene comune'». «Sono ancora sorpreso - ha osservato Prodi - che queste parole di altissimo valore civile possano essere state oggetto di ironia e disprezzo».