25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Nuove rivelazioni sulla casa di Montecarlo

Si accende al Senato lo scontro sull'intervento di Frattini

Rutelli abbandona l'Aula: «Dibattito inaccettabile». Meloni: «Vedremo se Fini si dimette»

ROMA - Si scalda da subito il clima in Senato, prima ancora che il ministro degli Esteri Franco Frattini prenda la parole sulle carte giunte alla Farnesina da Santa Lucia sulla casa di Montecarlo venduta da An. Le opposizioni sono partite da subito lancia in resta contro la singolarità di un dibattito deciso a 24 ore dal deposito di una interrogazione Pdl su carte che non si sa perché spedite alla Farnesina, alla presenza stesa del ministro che abitualmente non partecipa alle risposte a gli atti ispettivi.

«NON MI PRESTO A QUESTO DIBATTITO» - A parlare per primo è il leader Api Francesco Rutelli, annunciando la sua uscita dall'Aula del Senato prima che il ministro degli Esteri Franco Frattini prenda la parola Al ministro Frattini, Rutelli rivolge «un invito perché si curi molto attentamente su ciò di cui prende la parola». Mentre al presidente Renato Schifani, assente per motivi istituzionali, Rutelli fa notare che «se accetta che si faccia un dibattito per vie traverse sul presidente della Camera, compie un errore». Ecco perché, spiega l'esponente del terzo polo, «per non prestarmi a questo dibattito che considero inaccettabile uscirò dall'Aula».

MELONI: FINI SI RICORDERA’ L’IMPEGNO PUBBLICO DELLE DIMISSIONI? - Il ministro Giorgia Meloni ricorda al presidente della Camera Gianfranco Fini l'impegno pubblico alle dimissioni qualora venisse provato che la casa venduta da An a Montecarlo sia in realtà di proprietà di suo cognato Giancarlo Tulliani «Aspettiamo a conoscere - dice il ministro ex An alla telefonata con Maurizio Belpietro su Canale 5- cosa dirà sulla casa oggi in aula al Senato il ministro degli Esteri Franco Frattini.
Naturalmente tutti ricordano quello che il presidente Fini disse sulle sue dimissioni, qualora fosse stato dimostrato che il titolare dell'appartamento di Montecarlo era Giancarlo Tulliani».
E qualora dalla Farnesina questa conferma venisse resa nota in Senato «penso che questa - dice Meloni sulle dimissioni di Fini- sia una decisione che attiene alla sua coscienza».