29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il decreto sul fisco comunale e il Vaticano

Scuole ospedali e cliniche legate alla Chiesa esentate dall'Imu

Esenzioni anche per le sedi di culto, per le istituzioni e per le proprietà di Stati esteri

ROMA - Ospedali, cliniche, scuole, strutture ricettive: se legate in qualche modo alla chiesa cattolica, saranno esenti dal pagamento dell'Imposta Municipale Unica. E' quanto stabilisce il decreto legislativo sul fisco comunale che dunque lascia intatte le stesse esenzioni già previste per l'Ici.
Questione già oggetto di indagini da parte della commissione Europea, tanto che nella prima versione del decreto l'esenzione era prevista solo per gli immobili luoghi di culto.

SOGGETTI CHE NON HANNO PER SCOPO L’ATTIVITÀ COMMERCIALE - Il decreto prevede infatti che tra le esenzioni ci siano anche quelle relative alla lettera 'i' del decreto legislativo 504 del 1992 relativa i soggetti «destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive» che siano utilizzati da «enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali».

ESENTATI GLI IMMOBILI PER ATTIVITÀ DI CULTO DI TUTTE LE CONFESSIONI - Altre esenzioni sono previste: per gli immobili destinati ad attività di culto, di tutte le confessioni; per alcuni fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati dal trattato lateranense; e per tutti gli immobili dello Stato e delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle Asl e delle camere di commercio. Non pagheranno l'Imu anche i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali.