30 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Giustizia

Alfano: su processo penale ora riforme più incisive

Il Ministro guardasigilli: «C'è stabilità pendenze, la lentezza è un nemico mortale»

ROMA - Sul processo penale servono riforme più incisive. A sottolinearlo è stato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nella relazione sullo stato dell'amministrazione della giustizia che sta pronunciando nell'aula del Senato.

La lentezza è «il nemico mortale» della giustizia, ha sottolineato Alfano, riferendo come nel campo penale i dati mostrino una sostanziale «stabilità delle pendenze», a differenza di quello che accade nel civile dove per la prima volta da trent'anni a questa parte si registra un calo del 4%. Alla fine di dicembre 2009, ha spiegato il Guardasigilli, i processi penali pendenti erano 3.335.039, nel giugno del 2010 si è passati a 3.290.950: «Segno evidente della necessità di una maggiore incisività degli interventi sul processo penale nella seconda parte della legislatura».