18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Qualche malumore Pdl

A Roma Alemanno ci riprova con la nuova giunta

Il Sindaco della Capitale accetta compromessi. Scontenti alcuni nomi forti del partito

ROMA - Si è chiusa la partita per la composizione della nuova giunta Capitolina. O forse no? Se, infatti, la giornata di ieri ha segnato la nomina dei dodici nuovi assessori, non sembrano essersi placati i malumori delle varie anime che compongono la maggioranza del sindaco Gianni Alemanno. Il primo cittadino della Capitale sarà infatti chiamato nelle prossime settimane a mitigare lo scontento espresso già nei giorni scorsi da alcuni 'nomi forti' del Pdl.

E' il caso del parlamentare Fabio De Lillo che, nonostante i tentativi anche con il premier Silvio Berlusconi, non è riuscito a salvare la poltrona del fratello Fabio, costretto ad abbandonare l'assessorato all'Ambiente. Altro scontento è il parlamentare ed influente politico romano Fabio Rampelli che, nei giorni scorsi, si era schierato in difesa dell'ormai ex assessore alla Scuola Laura Marsilio, 'tagliata' dal sindaco Alemanno. Non sono però serviti gli inviti a non sfasciare la giunta, ne l'intervento del ministro Giorgia Meloni.

Altro indizio del velato malumore che serpeggia nei corridoi del Campidoglio è la mancata riconferma dell'assessore alla Cultura Umberto Croppi, vicino ai finiani. «Non faccio mistero del fatto che l'esclusione di Umberto Croppi nasce esclusivamente da ragioni legate a numeri e alla rappresentanza in Consiglio Comunale. Croppi ha lavorato benissimo ma purtroppo, componendo la Giunta, bisogna anche fare i conti con la necessità di mantenere unita la maggioranza capitolina», ha spiegato il sindaco Alemanno, ammettendo di fatto dei compromessi per la nomina della nuova giunta. Sindaco che rivolgendosi ai non confermati ha dichiarato: «Non si tratta di un provvedimento punitivo nei loro confronti. È stata fatta semplicemente una politica per fare in modo che questa giunta sia sempre più funzionale». Soddisfatti per l'esito delle consultazioni sono invece gli otto consiglieri comunali di Laboratorio per Roma che, con l'ingresso nell'amministrazione di Antonello Aurigemma, vedono rafforzata la loro posizione in Campidoglio.