25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Federalismo

Calderoli incontra Terzo Polo e Pd. Resta il nodo IMU

Riunione interlocutoria, centristi aspettano risposte dal Governo. Si scoprirà nei prossimi giorni come il decreto legislativo sul fisco comunale sarà modificato

ROMA - Cambierà il decreto legislativo sul federalismo municipale, ed al massimo entro l'inizio della prossima settimana Il ministro Roberto Calderoli porterà il nuovo testo. Ma su quali saranno le modifiche al nuovo fisco comunale, il ministro leghista - nella serie di incontri avuti oggi - ha tenuto ancora le carte coperte, anche perchè tutto dovrà passare per il via libera del titolare dell'Economia Giulio Tremonti. Resta dunque da vedere se le modifiche saranno sufficienti a mutare l'atteggiamento di Udc e Api (finora contrarie alla legge) e convinceranno il Fli, che chiede cambiamenti su diversi punti per confermare il proprio voto favorevole. Anche se si moltiplicano le voci che vogliono l'Udc più possibilista (con il partito di Casini pronto anche all'astensione) e l'Api invece sempre convinta per il no.

Si scoprirà nei prossimi giorni come il decreto legislativo sul fisco comunale sarà modificato, entro la data limite per l'approvazione del parere della Bicamerale, fissata per il 28 gennaio. E resta dunque il nodo più aggrovigliato, quello dell'Imposta Municipale Unica (Imu), ovvero la principale voce d'entrata dei Comuni (basata sulla tassazione degli immobili) nel nuovo sistema fiscale disegnato dal decreto legislativo.

Al termine dell'incontro tra Calderoli e il Terzo Polo, l'Udc Gian Luca Galletti, l'Api Linda Lanzillotta e il Fli Mario Baldassarri concordano nel definire «interlocutoria», solo «l'inizio di un percorso», la riunione di oggi. Spiegando che dopo aver esposto ancora una volta le loro osservazioni («Tutte tese a migliorare il provvedimento», tiene a chiarire Baldassarri), ora tocca al governo mettere nero su bianco le possibili modifiche. Un lavoro che potrà occupare tutte la settimana, visto che prima di 7 giorni la Bicamerale non si riunirà, e che dovrà riguardare - secondo le richieste dei 'Terzisti' - la compartecipazione Iva dei Comuni, l'introduzione del principio del quoziente familiare, modifiche alla cedolare secca sugli affitti e appunto la ridefinizione della base imponibile dell'Imu.