25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
La Lega rilancia il voto anticipato

Bossi: l’unica igiene sono le elezioni, lo sto dicendo da mesi

«Non possiamo andare a chiedere un piacere all’opposizione ogni volta che dobbiamo votare». Maroni: al voto salvando i decreti per il federalismo. Schifani: gli italiani non vogliono andare a votare Casini: Con i numeri che ha il Governo è in affanno

ROMA - «La vera igiene è il voto». Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, ai microfoni di Skytg24.
«Come si fa? Se tutte le volte che dobbiamo iniziare a votare dobbiamo andare a chiedere per favore agli altri di votare - ha aggiunto - è meglio andare a votare».
«Io - ha affermato ancora Bossi - sono mesi che dico che l'unica igiene è andare al voto. Chi ha fatto passare il tempo ha dato tempo agli altri di organizzarsi».
E a chi gli chiede se l'Italia sia pronta per le urne, vista la situazione di crisi, il Senatur replica: «Penso di sì».

MARONI: O MAGGIORANZA SICURA O IL VOTO - Se ci sarà una maggioranza «su cui fare affidamento, si può continuare. Altrimenti è meglio andare al voto. Si può fare rapidamente, senza però compromettere l'approvazione dei decreti legislativi di attuazione del federalismo». Lo afferma, ai microfoni di Skytg24, il ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Quanto all'ipotesi di un ingresso dell'Udc nel governo, spiega: «è una delle incognite che sono ora nelle valutazioni del presidente Berlusconi»

SCHIFANI: GLI ITALIANI NON VOGLIONO TORNARE A VOTARE- Il paese vuole essere guidato dall'esecutivo che hanno scelto alle urne e non vogliono tornare al voto. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, nel corso del suo discorso alla cerimonia 'Toghe e medaglie' in corso a Castel Capuano a Napoli.
«Non servono all'Italia sterili contrapposizioni: i nostri cittadini chiedono di essere governati con serenità e con vero senso di altruismo - ha detto la seconda carica dello Stato - contrasti che nascono anche da ripicche o da vecchie logiche politiche non interessano agli italiani che vogliono essere governati da chi hanno votato; che chiedono - ha detto ancora Schifani - l'applicazione del programma di governo che hanno scelto; che chiedono - ha concluso - di non andare nuovamente alle urne, perché lo hanno già fatto poco più di due anni fa».

CASINI: IL PDL IN AFFANNO SUI NUMERI - «La contabilità parlamentare, oltre a far traboccare il vaso della disillusione politica della gente, dimostra lo stato di evidente affanno del Pdl». Così il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, intervenendo a Palermo ad un incontro organizzato con i vertici regionali siciliani del partito. «Al Pdl posso augurare buona fortuna. Il punto - ha proseguito Casini - non è passare da una maggioranza di 3, o 10 persone, che poi magari ti ricattano per qualche posto da sottosegretario; il problema è instaurare un dialogo responsabile con chi sta all'opposizione».

BONAIUTI: OPPOSIZIONE SICURAMENTE DIVISA - Il neonato schieramento cui hanno dato vita l'Udc, Fli, l'Mpa e l'Api «più che un terzo polo a me appare un centrino, un centruccio, un mini-centro». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti liquida così l'iniziativa politica lanciata da Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini.
«Il centro c'è già - afferma in una intervista a Sky Tg24 - ed è saldamente occupato dal Popolo della Libertà».

IL GARANTE DEI MODERATI E’ BERLUSCONI - «Io poi mi domando - prosegue l'esponente del Pdl - se all'interno di questo piccolo schieramento in cui si uniscono le forze per fare più voti, ci sia una unità di intenti, di principi e di valori. Li voglio vedere quando vanno a votare su certi temi in cui ognuno ha una posizione disparata rispetto all'altra».
Per Bonaiuti invece è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che «intende ricomporre quell'area dei moderati che è stata rotta in maniera non consona alle aspettative degli elettori da quelli che hanno ritenuto di non rispettare il mandato elettorale. Quindi bisogna guardare in quest'area», spiega, in prospettiva di un rafforzamento della maggioranza parlamentare.

IN PARLAMENTO AVREMO I VOTI - Paolo Bonaiuti fa sfoggio di ottimismo nel commentare la situazione politica dopo il voto di fiducia di questa settimana: «Sono gli italiani - dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio- che chiedono a questo Governo di andare avanti. Il giorno dopo la fiducia, i sondaggi riportano un balzo verso l'alto delle preferenze nei confronti del Popolo della Libertà e della Lega».
«All'interno del Parlamento - sostiene l'esponente del Pdl - ci sono sicuramente persone responsabili che non possono non rispondere a quello che è l'appello della gente e quindi fare andare avanti il Governo».