28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Discorso al Senato

Berlusconi: la crisi è una follia contro l'interesse del Paese

Appello del Premier ai Parlamentari eletti con lui: «Non tradite. Abbiamo bisogno di continuità operativa, di un Governo in perfetta efficienza»

ROMA - «Abbiamo bisogno di continuità operativa, di un Governo in perfetta efficienza, di collaborazione istituzionale ampia, di tutto tranne che di una crisi al buio senza un'alternativa a quella espressa dagli italiani». Così il premier Silvio Berlusconi apre il suo intervento in Senato, sottolineando che «per la seconda volta in poche settimane il Parlamento è chiamato a decidere su fiducia».

Berlusconi va subito all'attacco chi dalla maggioranza è pronto ad uscire. In «questo momento particolare per il Paese» occorre «restare uniti» e che «tutti insieme dobbiamo trovare il modo per essere uniti e fare l'interesse del Paese». Altrimenti «si lavora contro l'interesse nazionale».
E' una vana speranza - denuncia il Premier contro chi vuole cambiare Governo- azzerare i risultati delle elezioni». Così come «è una vana speranza quella di portare all'opposizione chi ha vinto le elezioni politiche, e poi quelle regionali e europee».
Comprenderei se qualcuno volesse aprire la crisi invocando le elezioni - spiega Berlusconi - non comprendo quale spirito animi chi vuole a tutti i costi aprire una crisi al buio: a chi serve, a cosa serve una crisi al buio? A cosa mira chi la pretende? Forse spera che dalla paralisi e dalla confusione si ottenga il risultato di ribaltare questo governo, e azzerare la volontà popolare?».
Per Berlusconi se qualcuno vuole «un altro premier e un'altra maggioranza, deve provare che sia possibile» e dunque passare per le elezioni. Ma «nessuno è autorizzato a pensare e agire in modo che la nostra democrazia sia ridotta a un agire inconcludente».

Il Premier definisce «una follia politica» mandare ora in crisi il Governo e fa «appello a tutti i parlamentari» eletti in Parlamento con la maggioranza. «Nella singola coscienza di ciascuno sono convinto -dice- che ciascuno di voi sa che ogni cosa è possibile, che il dissenso è possibile, ma non la sfiducia al Governo, la divisione nel campo dei moderati, progettare in questa legislatura con la sinistra». Perché «tutto si può fare ma non tradire il mandato degli elettori». Perché se si decide di cambiare il campo politico «si deve passare per le elezioni».