23 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Padova

Consigliere comunale shock su Facebook: i rom mi fanno vomitare

Nella bacheca di Vittorio Aliprandi link a siti romeni di estrema destra. Pd: «Si dimetta»

PADOVA - «Sti rom mi fanno proprio vomitare, quando vedo quello che fa lo storpio e che in stazione cammina normalmente vorrei prenderlo a calci». A Padova è bufera su questa frase postata ieri su Facebook dal consigliere comunale Vittorio Aliprandi, capogruppo di 'Per Padova con Marco Marin' (centrodestra). Il post ha fatto rapidamente il giro del web e ha causato una bufera politica.

Questa mattina, quando la polemica era già partita, sempre su FB Aliprandi ha precisato: «Sempre polemiche ma che palle, ma a uno non possono dar fastidio i rom? dobbiamo integrarci noi fargli le case mantenerli. Questi non vogliono inetegrarsi rubano come attività principale fanno figli a nastro. E nessuno di loro vuol lavorare e noi dobbiamo farci un culo cosi pagare tasse assurde. Se vogliono fare i nomadi...che vadano in campeggio come facciamo noi, che si adeguino alle nostre regole».
Sulla bacheca il consigliere comunale ha anche pubblicato link a siti dell'estrema destra romena, che con tanto di braccia tese e croci celtiche precisano che «i rom non sono romeni» e «zingari (rom) e romeni sono due popoli dissimili».

Ad Aliprandi ha risposto sempre su Facebook il capogruppo del Pd Gianni Berno Capogruppo: «Espressioni violente come quelle espresse dal collega Aliprandi nei confronti dei nomadi - peraltro citando anche i numerosi bambini presenti nel campo - evocano fantasmi che credevamo del tutto scomparsi. Se ha un briciolo di dignità ancora, oggi - non domani- deve prendere carta e penna ed inviare le proprie dimissioni dal consiglio comunale perchè per sedere lì a rappresentare la città occorre condividere i principi della nostra Costituzione e della nostra democrazia. Credo che tutta l'opposizione dovrà prendere ufficialmente e nettamente le distanze da questo delirio di Aliprandi, che peraltro non è il primo».
«Valuteremo ogni azione giuridico-istituzionale insieme ai gruppi consiliari qualora Aliprandi non prenda l'iniziativa di sottoscrivere oggi le proprie dimissioni», conclude Berno.