19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Riforme

Giustizia, Di Pietro: pronte le linee guida dell'Idv

«In questi anni si è solo mortificata la Magistratura. Siamo aperti ad un confronto con gli alleati. Reintroduzione falso in bilancio, ineleggibilità per condannati»

ROMA - L'Idv presenta le proprie «linee guida» in materia di giustizia, una riforma e necessaria e da questo tema, come da quelli del lavoro, dell'istruzione, dell'economia, dell'ambiente e della ricerca, si dovrà partire per costruire il programma della coalizione alternativa a Berlusconi. Antonio Di Pietro lo spiega durante una conferenza stampa organizzata per presentare il nuovo dipartimento giustizia del partito, affidato all'europarlamentare Luigi De Magistris. Dice Di Pietro: «Vogliamo presentare le linee guida in materia di giustizia ai nostri alleati e all'opinione pubblica, perché anche noi siamo convinti che ci sia bisogno di una buona riforma in materia di giustizia. Le politiche per il settore, portate avanti in questi anni, hanno distrutto la credibilità della giustizia perché questo governo si è preoccupato soprattutto di garantire l'impunità ad ogni costo, criminalizzando la magistratura e mortificandola e penalizzandola invece di aiutarla ad andare avanti».

Di Pietro ricorda i ddl di Idv su «lavoro, economia, trasparenza del sistema bancario e finanziario, modello d'istruzione, ricerca e cultura», oltre ai «referendum in materia di difesa del territorio, tutela ambientale e della salute». Sono temi, spiega, «da cui ricavare il programma che intendiamo proporre alla coalizione per un'alternativa».

Tra le priorità indicate da Di Pietro ci sono «l'eliminazione del conflitto di interessi di ogni tipo», il no a «qualsiasi proposta di legge che intenda reintrodurre le immunità già previste dal lodo Alfano»; l'abolizione dell'immunità parlamentare, «pur mantenendo ferma l'insindacabilità prevista dall'art. 68 della Costituzione»; la «ineleggibilità - in qualsiasi organo elettivo - per i rinviati a giudizio per reati di tipo associativo, corruzione, concussione, peculato e truffe ai danni dell'Unione europea, dello Stato o di altri enti pubblici».

L'ineleggibilità, secondo Idv, deve valere anche per «i condannati, ad eccezione di coloro che commettono reati 'bagatellari', la cui gravità sia scarsamente rilevante». E' prevista poi la «reintroduzione del delitto di falso in bilancio» e la creazione di un «titolo del codice penale che disciplini i reati economico-finanziari».
Idv propone poi la «abrogazione del reato di clandestinità» e l'introduzione del reato di «auto-riciclaggio».