29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Emergenza rifiuti

Napoli, visita commissione UE: a terra 2.900 tonnellate

Stir paralizzati, l'unica discarica è quella di Chiaiano. Per il momento nessun emergenza sanitaria, ma situazione grave

NAPOLI - Napoli è invasa dai rifiuti: a terra 2.900 tonnellate di immondizia non raccolta che occupano i marciapiedi di tutte le strade e di tutti i quartieri della città. Una situazione «molto, molto grave», così come l'ha definita l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli e che non trova soluzione. L'unica valvola di sfogo, infatti, continua a essere soltanto la discarica di Chiaiano che, a regime, può ingoiare al massimo 700 tonnellate al giorno. Paralizzati gli Stir sia di Giugliano che di Tufino dove si sversa l'immondizia del capoluogo campano. Le discariche, infatti, non ci sono e gli impianti di tritovagliatura non riescono più ad accogliere la frazione umida perché non hanno né il tempo né lo spazio per trasformarla.

La città è allo stremo e i sacchetti d'immondizia, gonfi di pioggia e sparpagliati a causa del vento, sono un po' ovunque, molto spesso ostacolando anche il transito dei pedoni. In alcune zone è persino difficile riuscire a raggiungere gli androni dei palazzi a causa delle cataste di immondizia.
In questa situazione di emergenza, da questa mattina è in città una delegazione dell'Unione europea. Un'ispezione ufficiale guidata dalla responsabile della direzione generale Ambiente, Pia Bucella. I tecnici intendono fare il punto sulla crisi nella regione, dopo la condanna dell'Italia da parte della Corte europea di giustizia per il mancato rispetto delle regole comunitarie sulla gestione dei rifiuti. Sulle riunioni e sui sopralluoghi che verranno effettuati oggi e domani vige il massimo riserbo anche se è possibile che i parlamentari europei incontrino alcuni dei vertici istituzionali della Campania. I commissari sono in città anche per verificare se vi sia un rischio sanitario che, per il momento, sembra scongiurato.

Situazione grave - «Asl e Arpac, gli organi preposti a questi controlli, non hanno ricevuto alcuna comunicazione di casi di emergenza sanitaria - ha spiegato l'assessore Giacomelli - ma la situazione resta molto, molto grave. E' ovvio, infatti, che se non si troverà un rimedio, l'immondizia continuerà a restare in strada e, con questi ritmi, domani in città ci saranno circa 3.600 tonnellate non raccolte».
Dopo alcuni giorni in cui il conferimento dei rifiuti ha ricevuto una 'boccata d'ossigeno' grazie alla solidarietà delle altre province campane che hanno permesso il conferimento dell'immondizia nei propri siti, dallo scorso sabato l'accordo è scaduto facendo precipitare nuovamente la situazione. Per il momento, inoltre, non è stato possibile sversare in altre zone fuori dalla regione. Un vero e proprio rompicapo difficile da risolvere. «La città non può reggere ad un accumulo di 600 tonnellate al giorno - ha aggiunto l'assessore Giacomelli - anche il personale addetto alla raccolta ormai è demotivato e i cittadini sono stremati».
Mentre oggi il sindaco partenopeo, Rosa Russo Iervolino, chiederà alla Regione Campania e alla Provincia un incontro per valutare la situazione di emergenza, si attende anche la Conferenza Stato-Regioni per accertare se vi sia la reale disponibilità di accogliere sui propri territori parte dei rifiuti del capoluogo campano.