19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Crisi centrodestra

Carfagna: indietro solo se il Premier mi ascolta

Il Ministro delle Pari opportunità: «Il Pdl a livello regionale è governato con un sistema dittatoriale»

ROMA - «Non posso cedere, è una questione di dignità». Così il ministro Mara Carfagna, secondo il quotidiano la Repubblica, conferma la linea scelta con l'annuncio delle dimissioni da ministro delle Pari opportunità dopo i dissidi interni al Pdl campano. Per Carfagna il Pdl è ormai «un partito allo sbando», a metà strada tra i «comitati d'affari» e le «bande di potere».
«La misura era colma», confida Carfagna a Repubblica, «sono obbligata ad andare avanti». Ieri, secondo il ministro, nel corso di una telefonata con Ignazio La Russa il titolare della Difesa ha ammesso «l'errore di questi mesi, cioé aver lasciato tutte le leve del partito nelle mani di Verdini».

Resta comunque uno spiraglio, giura il ministro delle Pari opportunità: «Ignazio mi ha assicurato che tenterà tutte le strade per ricucire lo strappo. Sono pronta a tornare sui miei passi, ma solo a condizione che si affrontino seriamente le questioni che ho posto». E Silvio Berlusconi, che parlando di lei ha detto 'la signora Carfagna'? «Il presidente non lo interpreto. E' stato criptico, ma ha detto la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora, anche in questa vicenda». E «a questo punto Berlusconi deve dare un segnale forte», aggiunge.
Infine un affondo contro il Pdl campano: «A livello regionale e provinciale è governato con sistemi dittatoriali».