29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
A 36 anni di distanza

Tutti assolti gli imputati per la strage di piazza della Loggia

Il 28 maggio 1974 una bomba uccise otto persone. Milani: «Sentenza molto deludente»

BRESCIA - A 36 anni di distanza la strage di piazza Della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974 rimane impunita. Anche il terzo processo non ha individuato i colpevoli. La corte di assise di Brescia, presieduta da Enrico Fischetti, ha assolto i cinque imputati Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Francesco Delfino e Pino Rauti «per non aver commesso il fatto, visto l'articolo 530 secondo comma per i reati a loro iscritti, capo a e d».

Nel maggio di 36 anni fa una bomba durante una manifestazione antifascista organizzata dai sindacati provocò la morte di otto persone ed il ferimento di altre 102.
Una sentenza «molto deludente, amara», commenta Manlio Milani, presidente dell'associazione vittime della strage di piazza della Loggia e sopravvissuto all'attentato in cui rimase uccisa la moglie insieme ad altre sette persone. «Hai la sensazione - aggiunge - che quella mattina non eravamo in piazza. Il 28 maggio 1974, un giorno di un calendario passato ma non una realtà vissuta. Quello che fa male è che eravamo in piazza contro la violenza a difendere le istituzioni. E il risultato, 36 anni dopo, è che la credibilità nella funzione delle istituzioni correrà il rischio di peggiorare ancora più».

«Da una parte - ha detto Milani - siamo a distanza di 36 anni dal fatto, dall'altra, quando ti trovi davanti a reticenze e a solidarietà di gruppo che nega anche l'inverosimile diventa estremamente difficile». Per Milani comunque «E' un dato certo che se il lavoro di questa magistratura fosse stato reso possibile 36 anni fa probabilmente anche le carte sarebbero servite a qualcosa d'altro».
«Prevale un senso di impotenza. La città voleva due cose: verità e giustizia. Non siamo riusciti a ottenerle. Ma continueremo a cercarle», ha commentato il sindaco di Brescia Adriano Paroli.