L'MPA lascia l'esecutivo: ora responsabilità per le riforme
Via dall'esecutivo il sottosegretario Reina. Insufficienza e lacerante conflittualità nell'esecutivo
ROMA - «La presenza dell'Mpa in seno al Governo non è più in sintonia con gli impegni politico programmatici che sono stati assunti con l'elettorato» e il partito di Raffaele Lombardo ha dunque deciso di «porre fine alla partecipazione all'attuale Governo». E' quanto hanno deciso i vertici del partito nel corso dell'ufficio politico dell'Mpa, nel quale si sottolinea l'impegno a «operare con senso di responsabilità perché nell'azione politica e parlamentare non si ledano i superiori interessi del Paese e perché si pongano le condizioni per rimuovere con adeguate riforme».
«L'Mpa - sottolinea il documento approvato - ritiene di porre fine alla partecipazione all'attuale Governo che manifesta di avere ormai esaurito la propria capacità di incidere per lo sviluppo dell'intera comunità nazionale, rischiando anzi una pericolosa deriva che può compromettere seriamente tale unità e si impegna ad operare con senso di responsabilità perché nell'azione politica e parlamentare non si ledano i superiori interessi del Paese e perché si pongano le condizioni per rimuovere con adeguate riforme, a cominciare da quella relativa al sistema elettorale, le cause di una condizione di scontro permanente in seno alla quale rischia di maturare un deterioramento progressivo delle regole fondamentali della convivenza civile».
L'ufficio politico federale del MPA, assente il segretario Raffaele Lombardo per motivi istituzionali, e composto dai vice segretari Franco Cuccureddu, Giorgio De Matteis e Orlandino Greco, dai capigruppo parlamentari Giovanni Pistorio e Carmelo Lo Monte, dal sottosegretario Giuseppe Reina e dal portavoce Aurelio Misiti, si è riunito oggi e ha approvato un documento nel quale si sottolinea «la situazione politica del Paese e la condizione di insufficienza che caratterizza l'azione dell'attuale Governo, determinata anche da una lacerante conflittualità che si riverbera attraverso i mass media sulla politica, sulle istituzioni, su vari ambiti della società, in un clima insopportabile di resa dei conti».
Gli autonomisti di Lombardo constatano che «tale insufficienza si manifesta con carattere di assoluta quanto intollerabile gravità per tutto il Meridione del Paese, per il quale - malgrado il programma politico elettorale sottoscritto insieme al MPA ed il conseguente e coerente programma di Governo prevedessero una decisa inversione di tendenza mediante una serie di correttivi individuati al fine di realizzare condizioni reali di sviluppo e nuove opportunità di crescita - sì è di converso assistito al fatto che il Governo non solo non ha avviato alcun credibile programma di rilancio ma si è ostinato a dirottare le risorse dei FAS per altri obiettivi e di fatto a non attivare politiche finalizzate al superamento del divario Nord - Sud». Dunque, la presenza di MPA «in seno al Governo non è più in sintonia con gli impegni politico programmatici che sono stati assunti con l'elettorato».