18 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Milano

Conigli uccisi e sezionati in classe davanti a studenti delle superiori

Il Ministero risponde a interrogazione parlamentare: «L’inchiesta è in corso»

ROMA - Il Ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha risposto all’interrogazione parlamentare attivata dalla LAV, e sostenuta dall’Onorevole Paola Frassinetti (PdL), in relazione all’uccisione di due conigli ad opera di un insegnate di un Istituto di Scuola Superiore di Milano, allo scopo di usarli durante una lezione di anatomia.

Gli animali, 4 conigli, erano stati fatti appositamente uccidere per l’esercitazione didattica, ma due di questi, ancora vivi, sarebbero usciti fuori dal contenitore. A quel punto il docente avrebbe prima cercato di strangolarli, quindi li avrebbe presi ripetutamente a pugni, ma uno degli animali sarebbe sopravvissuto alla prolungata violenza e l’insegnante lo avrebbe ucciso colpendolo a martellate sulla testa. La LAV ha presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Milano, per violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale (uccisione di animali senza necessità).

L’interrogazione è stata discussa il 26 ottobre e da essa si evince come l’Ufficio scolastico regionale avesse già richiamato ripetutamente la nota ministeriale che vieta l’uso di animali per esercitazioni scolastiche e segnalato la possibilità di accedere a supporti didattici alternativi all'impiego di animali o parti di animali per l'insegnamento delle discipline scientifiche. E’ attualmente ancora in corso un’ispezione promossa dall’Ufficio stesso che ha, anche, acquisito copia delle controdeduzioni fornite dal docente ed ha rilevato che, in effetti, le stesse non chiariscono i fatti.

L’onorevole Paola Frassinetti (PdL) si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, sebbene avesse preferito che il Governo fornisse maggiori dettagli circa i provvedimenti disciplinari che verranno adottati a carico dell'insegnante responsabile del fatto denunciato nel suo atto di sindacato ispettivo, ritenendo che si tratti di episodi che devono essere puniti con rigore e in maniera esemplare, per evitare che possano ripetersi in futuro. L’onorevole Frassinetti ricorda che in materia sono stati fatti passi avanti, con la firma di protocolli di intesa con la LAV e l'introduzione nel Codice penale di uno specifico reato per questo tipo di fattispecie.

«L’USR e il Ministero prenderanno, al termine degli accertamenti, i relativi provvedimenti – commenta Michela Kuan, biologa responsabile Vivisezione della LAV – nel frattempo sono in corso le indagini conseguenti alla nostra denuncia e vigileremo i successivi passi affinché tale tetro ed inconcepibile avvenimento non si ripeta più, sperando che tale episodio fornisca lo stimolo a tutte le scuole che ancora si avvalgono di animali, affinché li sostituiscano con supporti didattici alternativi».

La LAV ha, inoltre, scritto al Dirigente Scolastico dell’Istituto per invitarlo a prendere immediati provvedimenti verso il docente e segnalato l’episodio alla FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri a prendere immediati provvedimenti verso il docente, medico chirurgo, per la violazione delle norme del Codice di Deontologia Medica con particolare riferimento agli articoli 5 e 50.