27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Pdl

Malumori da Toscana a Abruzzo, si teme 'slavina' in Senato

Fra nomi in pole per possibile cambio casacca Toto e Bonciani

ROMA - Qualche giorno fa Santo Versace, da tempo in odore di 'cambio di casacca', incrocia Carmelo Briguglio a Montecitorio. "Tu dovresti venire con noi", sorride il deputato FLI. "Lo sai come la penso, ma per come sono fatto dovrei dimettermi da parlamentare, è una questione di serietà". Non si parla d'altro, alla Camera. Delle difficoltà della maggioranza, dell'ipotesi di un governo tecnico, dei parlamentari pidiellini malpancisti. Della possibilità insomma che il partito nato in piazza San Babila possa non reggere alla prova di una crisi di governo, che si rompano gli argini che tengono per ora unita la maggioranza. E forse non è un caso che Massimo D'Alema stasera abbia di fatto 'chiamato' i parlamentari della maggioranza: "Io non voglio fare un governo 'senza', voglio fare un governo in cui non ci sia più Berlusconi".

Oggi, in un Transatlantico semi deserto si aggiravano soprattutto loro, i deputati in odore di 'salto' e quelli meridionali filogovernativi che puntano ad allargare la compagine nata dall'aggregazione di da 'Noi Sud' ed ex Udc siciliani.

Nel Pdl il clima è pessimo, almeno a parlare con gli scontenti che crescono di ora in ora. Ci sono i toscani della fronda anti Verdini, da Tortoli alla Bergamini, passando per il nome più accreditato per il passaggio a FLI, Alessio Bonciani.

Ci sono gli abruzzesi, anche loro in fermento. Daniele Toto si è dimesso da vicecoordinatore di Chieti e sarebbe pronto a valutare l'uscita dal Pdl. Poi c'è Marcello De Angelis, fra i primi a guidare l'avanguardia finiana fin dal 2008, ma rimasto pidiellino (critico).