19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cina

Amnesty: Bene Napolitano su diritti umani, ma cammino lungo

"Ancora torture, pena di morte, repressione dei dissidenti"

ROMA - L'invito rivolto dal presidente Giorgio Napolitano alla Cina a proseguire "il cammino intrapreso" sui diritti umani è "molto apprezzato", è "una voce piacevolmente nuova". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia, commenta le dichiarazioni del capo dello Stato italiano alla scuola centrale del partito comunista cinese a Pechino, sottolineando come "questo cammino" debba essere ancora compiuto "per il 99%, in particolare per quanto riguarda la repressione nei confronti del dissenso, l'uso della tortura, l'applicazione massiccia della pena di morte".

"In Cina - spiega Noury - i difensori dei diritti umani dovrebbero essere elogiati dal governo di Pechino perché invitano alle riforme, allo sviluppo della democrazia. E invece sono decine se non centinaia i casi simili a quelli di Liu Xiabo (il dissidente cinese, Nobel per la pace 2010 condannato a 11 anni per istigazione alla sovversione del potere dello stato, ndr)". I penitenziari cinesi sono pieni "di molti altri promotori del manifesto 'Charta 08', di avvocati, ambientalisti, giornalisti, tibetani, uiguri", denuncia Noury.