17 maggio 2025
Aggiornato 05:00
Agricoltura & Ambiente

Risaie lomellina: Wwf e Lipu contro la riduzione della zps

«Avviamo un tavolo per tutelare produzione riso e salvaguardare l’ambiente»

MILANO - «No alla riduzione della ZPS ‘Risaie della Lomellina’. Sì all'avvio immediato di un tavolo di discussione con tutti gli attori del territorio per la tutela immediata di due eccellenze quali l’ambiente e la produzione agricola».
Così chiedono LIPU-BirdLife Italia e WWF Lombardia in una lettera inviata alla Provincia di Pavia e alla Regione Lombardia dopo le recenti dichiarazioni dell'amministrazione provinciale pavese che vorrebbe un drastico ridimensionamento dei confini della Zona di Protezione Speciale (ZPS) «Risaie della Lomellina». Se non, addirittura, la sua eliminazione dall’elenco dei siti facenti parte della rete europea di protezione della biodiversità «Natura 2000».

Secondo l’amministrazione provinciale, lo stralcio della ZPS si giustificherebbe per il fatto che l’area è già coperta dalla presenza di molti SIC. «Ma ZPS e SIC – rispondono LIPU e WWF – non sono sovrapponibili dal punto di vista normativo e nemmeno intercambiabili a livello scientifico: esse sono state istituite, attraverso percorsi giuridici ben separati tra di loro e per motivazioni ben distinte».

Secondo Giorgia Gaibani, responsabile IBA e Rete Natura 2000 LIPU, «la ZPS ‘Risaie della Lomellina» ha un’elevatissima importanza per la conservazione degli aironi che dipendono da una coltivazione sostenibile del riso».

Paola Brambilla, Presidente WWF Lombardia, ricorda la consolidata casistica giurisprudenziale secondo la quale «una variazione del perimetro della ZPS, per poter essere accettata a livello comunitario, deve essere giustificata da pertinenti criteri scientifici e non già da motivi economici».

Riguardo alla coltivazione del riso – fanno notare le associazioni – c’è da dire che la prossima revisione della PAC (Politica Agricola Comune) prevista nel 2013, rischia di cancellare le sovvenzioni comunitarie agli agricoltori, i quali potrebbero trovare un domani, nella presenza della ZPS Lomellina, un supporto prezioso alla mancanza di fondi europei, supporto in grado di valorizzare la qualità dei loro prodotti e renderli appetibili sul mercato.

Inoltre, la ZPS Risaie della Lomellina – sottolineano LIPU e WWF – è stata designata all’interno di una procedura d’infrazione che rischiava di avere pesantissime ripercussioni economiche su tutti i cittadini. «Il procedimento di istituzione della ZPS – fanno notare nella lettera le due associazioni – non è stato semplice e ha coinvolto vari portatori di interesse, tra cui le associazioni ambientaliste ma anche risicoltori e cacciatori: si ritiene ora grave che a pochi anni di distanza si debba non solo tornare a discutere di questa ZPS ma si arrivi persino a questionare se non sia il caso di abolire completamente l’area».

«Invitiamo l’amministrazione provinciale, in coerenza con l’Anno internazionale della biodiversità, a lavorare a favore della piena implementazione di rete Natura 2000 avviando da subito un tavolo di concertazione – concludono LIPU e WWF – Da parte nostra ci dichiariamo fin da ora disponibili a dare un contributo alla realizzazione di un Piano di gestione che possa finalmente dare alla Lomellina uno strumento adeguato di gestione della ZPS nel rispetto della natura e delle produzioni agricole di qualità».