20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Strade bloccate

E' difficile arrivare alla discarica di Terzigno

Manifestanti hanno interrotto le vie d'accesso per giungere al sito. Negozi chiusi e striscioni contro apertura nuovo invaso

BOSCOREALE - Da questa mattina è praticamente impossibile arrivare nella zona della discarica di Terzigno. I manifestanti hanno, infatti, sbarrato tutte le strade di accesso principali non solo nel comune di Boscoreale ma anche nella stessa Terzigno. Impraticabile il percorso o anche i più percorsi per giungere in via Passanti o alla Rotonda Panoramica nelle ultime ore tetro degli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

Uscendo dalla strada statale 268 oppure dall'autostrada a Palma Campania sembra essere piombati in un territorio deserto. Poche le persone in strada. Molte le finestre chiuse e le tapparelle abbassate. Le poche auto che circolano in strada sono disorientate. Gli automobilisti, infatti, anche se sono abitanti della zona non riescono a programmare un percorso che gli permetta di attraversare da un lato all'altro i paesi vesuviani. Appena un'auto riesce ad imboccare una delle tante strade di campagna che costeggiano le vie principali immediatamente qualche altra vettura gli si accoda nella speranza di poter raggiungere la meta prefissata. «No, di qua non si va. Hanno chiuso anche qua - dice un automobilista - è da ore che cerco di tornare a casa, ma non ci riesco».

Uscendo a Terzigno è paralizzata via Giuseppe Verdi. Strisce bianche e rosse, pali di legno e banchetti improvvisati impediscono il passaggio delle auto. Stessa scena anche a Boscoreale in via Passanti Longo dove è praticamente impossibile circolare. Nessuna scena di guerriglia né tanto meno tensioni, ma un silenzio irreale. Gli automobilisti, senza protestare, fanno marcia indietro per cambiare strada. Tutti sembrano uniti dallo stesso obiettivo: manifestare per dire no alla seconda discarica all'interno del Parco nazionale del Vesuvio. Estremamente complicato giungere al centro sia di Terzigno che di Boscoreale. A meno che non si conoscano le strade sterrate o le vie secondarie che costeggiano i campi. La protesa, anche se non tangibile, è palese. Già dalla periferia è palpabile il clima di tensione. Tutti i negozi sono chiusi, compreso bar e distributori di benzina. A 'salutare' chi giunge in zona sono striscioni e lenzuoli bianchi con delle scritte rosse: «Grazie politici», «No alla discarica sì alla vita», «Vogliamo vivere, via i rifiuti»: questi alcuni dei messaggi scritti dagli abitanti.

In alcune strade sono stati rovesciati dei cassonetti a terra e in altre ci sono sacchetti dell'immondizia rotti. La spazzatura è stata spalmata, in alcune circostanze sul manto stradale. Con il calare del sole c'è chi si affretta a rientrare in casa. «Non sente l'elicottero? Ciò significa che si sta preparando una nuova guerriglia - dicono Giovanni e Rosa, due giovani abitanti di Boscoreale - per chi non vuole finire nei guai oppure all'ospedale è meglio stare lontano dalle strade. A quanto abbiamo sentito dire questa notte sarà peggiore delle altre». «Mi dia retta, non si avventuri nella zona della discarica - consiglia Pasqualina Passarelli - fino a questa mattina era possibile arrivare lì, ora sarà difficile anche per chi si trova in via Panoramica tornare indietro. Le strade sono tutte bloccate. Noi siamo esasperati e per questo motivo nessuno si lamenta dei disagi che stiamo vivendo da settimane. Tutto, però, è niente rispetto a quello che abbiamo subito e che potremo continuare a subire».