12 ottobre 2025
Aggiornato 05:00
Islam

Nel vicentino il primo regolamento «anti-moschea abusiva»

Parla l'Assessore di Arzignano: «Stop al lassismo, serve il rispetto delle regole»

VICENZA - Arriva dal vicentino e precisamente da Arzignano il primo regolamento in Italia 'anti-moschea abusiva', che punta a «stroncare» la costituzione e l'esercizio di mosche abusive o comunque di centri di culto istituiti aggirando le regole. Il testo è a firma dell'assessore alla sicurezza ed immigrazione Enrico Marcigaglia, insieme all'assessore all'edilizia ed urbanistica Massimo Signorin e al sindaco Giorgio Gentilin.

Arzignano, 26.000 abitanti nell'ovest vicentino, annovera una percentuale di cittadini stranieri del 21%. Ad oggi, nel solo territorio di Arzignano, si contano ben 5 centri religiosi di cui uno musulmano, uno indù, uno induista, uno sikh e uno dei testimoni di Geova. Marcigaglia, sottolineando che «è giusto e doveroso garantire la massima libertà religiosa per tutti», precisa che «qualunque professione di culto deve essere svolta nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Il lassismo e il permissivismo provocano solo fraintendimenti e tensioni. Con noi, da oggi, basta moschee abusive all'interno di condomini, basta situazioni al limite del rischio igienico-sanitario». (Segue)

L'idea degli assessori è di porre un freno a queste situazioni di irregolarità prevedendo un regolamento tecnico da inserire come appendice al regolamento edilizio. Lo scopo dichiarato è bloccare eventuali nuovi insediamenti impropri e chiudere entro 12 mesi i locali che non si adeguino al regolamento. Tra le nuove norme l'obbligo di regolamentazione tecnico-edilizia di tutti i circoli privati, centri culturali, sale e spazi per conferenze, il cui affollamento massimo è uguale o superiore alle 60 persone, con calcolo eseguito da parte degli uffici comunali. L'obbligo di rispetto di un orario «congruo con la quiete pubblica» , l'applicazione obbligatoria della normativa antincendio, il rispetto dei requisiti di sorvegliabilità sia interna che esterna, l'obbligo dell'ottenimento delle dichiarazioni di conformità degli impianti e del certificato di qualificazione energetica.
E ancora, l'obbligo di rispetto della normativa per l'accessibilità dei disabili, delle altezze minime dei locali e delle superfici finestrate minime, di rispetto dei requisiti di dimensionamento minimo dei servizi igienici, degli standard a parcheggio e dei requisiti minimi d'impatto ed isolamento acustico. In caso di mancato adeguamento entro 12 mesi o di sovraffollamento scatteranno sanzioni e sospensione dell'attività.